I ciclisti sono soliti spostarsi in gruppo, e la cosa è legata ad un aspetto che migliora le prestazioni. Ecco tutte le motivazioni.
Quella che esiste per la bicicletta è una passione che accomuna moltissime persone, dagli amatori ai professionisti. Oltre ad essere uno sport estremamente dispendioso in termini di energie, è anche una disciplina in cui la strategia è fondamentale, e ciò vale sia per le gare che per le uscite tra amici. Infatti, occorre trovare qualsiasi metodo utile per poter risparmiare energie, ed oggi andremo a svelarvi una delle tattiche più utilizzate in tal senso.

Vi sarete sicuramente chiesti, almeno una volta nella vita, per quale motivo i ciclisti si spostino in gruppo, e raramente, anche quando si assiste ad una fuga in una gara ciclistica, si vede una solo corridore scattare. Il segreto sta nella scia, che mettendosi dietro ad un altro ciclista si può sfruttare, andando così a farsi trascinare ed a proteggersi dal vento, riuscendo a faticare in maniera minore. Ma andiamo più nel dettaglio di questa interessante tattica.
Ciclisti, ecco la spiegazione sul perché pedalano assieme
Nel momento in cui un ciclista ne segue un altro in scia, si esegue l’operazione del draftino. Si fatica meno perché la resistenza aerodinamica è nettamente più bassa, visto che il ciclista che precede genera delle turbolenze e crea una zona di bassa pressione dietro di sé. In base a quello che è noto come il principio di Bernoulli, una diminuzione della pressione dinamica porta all’aumento della velocità dell’aria nella zona dietro al ciclista che ci sta precedendo. Dunque, stanno in scia si risparmiano energie ed aumentano le prestazioni, ed infatti, capita spesso che a “tirare” il gruppo ci sia un ciclista, che poi nei momenti più importanti cede il passo a coloro che competono per la vittoria, e che devono conservare ciò che hanno a livello di energia per le fasi decisive.

Il fenomeno sopracitato consente di risparmiare energia, ed in base ad alcuni studi, il ciclista che segue può risparmiare dal 20% al 40% di potenza e di energia, a seconda della velocità e della distanza del ciclista che lo precede, con un picco massimo del 50% di energia risparmiata nel caso in cui si verifichino delle condizioni ottimali per il traino. Dunque, nel caso in cui vi dovesse capitare di effettuare una sgambata con gli amici in bicicletta, vi consigliamo di testare il reale guadagno energetico che deriva dallo sfruttamento della scia di un ciclista.