Marc Marquez succedette a Casey Stoner in casa Honda nel 2013, ed un ex MotoGP ha parlato della somiglianza di guida tra i due.
La MotoGP ha visto l’alternarsi di fenomeni di primo livello in vetta alle classifiche nel corso degli anni, ma per gli appassionati c’è senza dubbio un grande rimpianto. Non c’è mai stato un duello tra Marc Marquez e Casey Stoner, dal momento che, per solo un anno, non si sono incontrati in pista in top class. Al termine del 2012, a causa di problemi di salute, l’australiano decise di ritirarsi anzitempo, dopo aver vinto “solo” due titoli mondiali, che di certo non rendono il giusto merito a quello che era il talento del nativo di Southport.
Dopo aver portato in cielo la Ducati, Casey decise di passare alla Honda nel 2011, dominando la stagione e riprendendosi quel titolo iridato che gli mancava dal 2007. Sembrava tutto pronto per aprire un’era, ma le prime avvisaglie della sindrome da stanchezza cronica che lo avrebbe tormentato negli anni seguenti lo portarono a ritirarsi. Marquez arrivò alla Honda al suo posto e vinse subito il campionato, dimostrandosi un degno erede su quella che era la moto migliore del lotto. Secondo un ex MotoGP, il nativo di Cervera ha ripreso dall’australiano.
Marquez, Scott Redding parla della somiglianza con Stoner
L’ex MotoGP ed attuale pilota Superbike Scott Redding è stato intervistato nel podcast “Motorsport Republica“, esprimendo un punto di vista interessante: “Marquez è fatto della stessa pasta di Stoner, sarebbe stato bellissimo vederlo giocare. Ho visto un documentario su Casey in cui si parlava anche degli anni in Classe 250, dove finì a terra tante volte pur di essere veloce. Marc ha imparato molto da Casey, guida come lui. Lo si può notare soprattutto in determinate piste, come ad esempio Phillip Island, dove Marc ha imparato a fare la terza curva come Casey“.
Redding ha poi aggiunto: “Se entrambi scendessero in pista con una tuta nera, non si distinguerebbero, Marquez è uno Stoner junior. Sarà impressionante vedere Marc nel corso della stagione, sono molto contento del fatto che abbia superato tutte le difficoltà che ha avuto. Vederlo ballare sul podio fa bene al motorsport, lui ha una grande mentalità, gli ho scritto quando ha firmato per la Ducati, ero sicuro che si sarebbe divertito. Non sarà affatto facile batterlo e non penso proprio che cadrà così spesso. Non so come Bagnaia gestirà la pressione, sicuramente sarà una sfida divertente“.