Notizia pazzesca attorno a Pecco Bagnaia, con il piemontese che dichiara a tutti un problema che lo affligge da anni.
In Qatar doveva essere la sua gara e quella che avrebbe dimostrato come possa lottare con Marquez a tutti gli effetti. I suoi tifosi ne sono rimasti però delusi, partendo già dalla caduta nella qualifica, per poi arrivare a una Sprint senza lampi e a una gara discreta che si è conclusa con un secondo posto derivato dalla squalifica inflitta a Vinales.

Che Pecco sia un pilota di grandissimo talento non vi è di certo dubbio, anche perché non si vincono di certo per caso ben tre titoli mondiali. Il fatto è che non sta riuscendo da tempo a trovare le prestazioni richieste nella gara del sabato e ormai si sa come le Sprint Race abbiano un ruolo importante in ottica titolo mondiale.
Infatti nel Mondiale 2024, la sconfitta contro Jorge Martin dipende davvero moltissimo dal fatto che Bagnaia non è riuscito a mantenere un alto livello di prestazioni anche nelle gare brevi. Di recente dunque ha vuotato il sacco e ha evidenziato un problema che ormai lo affligge da tempo.
“Fatico a superare nelle Sprint”: cosa succede a Bagnaia?
Dopo una qualifica molto deludente, tutti quanti si aspettavano un Bagnaia combattivo fin dalle prime battute della gara breve del sabato, ma la Sprint per lui è stata un disastro. Solo ottavo più per il crollo delle KTM che per reali meriti suoi, con lo stesso Pecco che ha sottolineato come per lui queste siano delle gare maledette.

“Non riesco a risolvere il limite che ho nelle Sprint in cui non riesco a frenare forte e superare. L’unica differenza è il serbatoio, ho troppo frontlock e non riesco a sfruttare la frenata”. Pecco dunque sottolinea, come ha spiegato al termine della Sprint del sabato ai microfoni di Sky Sport MotoGP, come queste gare per lui prestino dei grossi problemi legati ai sorpassi.
Un aspetto che però rischia di compromettere ancora pesantemente la stagione, con Marquez che invece in queste gare vola. Quattro vittorie su quattro e la sensazione che, quando vi è modo di spingere al massimo sull’acceleratore, non abbia davvero rivali e con questo limite diventa ancora più dura, se non di fatto impossibile, un’ipotetica lotta per il titolo mondiale con il fenomeno spagnolo.