Il bicampione della MotoGP, Pecco Bagnaia, ha dimostrato di essere un pilota veloce ma riuscirà a tenere testa a una leggenda come Marquez? Le sue parole sorprendono.
Pecco Bagnaia racconta le sfide della nuova stagione della MotoGP nel documentario “Sotto il casco”. Il progetto consterà 10 episodi che i tifosi della Ducati si potranno gustare sul canale ufficiale YouTube, garantendo una visione unica sul mondo delle corse. La stagione 2025 è cominciata nel segno di Marc Marquez. La doppia vittoria dello spagnolo ha rappresentato una sorpresa solo per i detrattori che credevano fosse un pilota finito.

Non ci sarebbe potuto essere avversario più ostico per un centauro nell’era moderna in MotoGP. A parità di moto, nel team HRC della Honda, il Cabroncito ha sempre demolito i suoi teammate. Il torinese è consapevole delle qualità del teammate e avrebbe preferito continuare con al fianco il caro Enea Bastianini. La rincorsa al successo si è molto complicata per il pilota italiano. Per ora è arrivato un successo inaspettato a Austin di importanza capitale per il prosieguo della stagione. Nel primo episodio della serie il pilota si è aperto in un’intervista intima, riflettendo sugli alti e bassi della scorsa stagione e sulle lezioni che ha imparato in MotoGP.
L’ammissione di Pecco Bagnaia
Nel 2024 l’italiano è stato detronizzato da Jorge Martin del team Pramac. “Alla fine, la scorsa stagione è ancora lì – ha ammesso Pecco – Voglio dire, credo che mi ci vorranno anni per assorbirla completamente. Nonostante abbia vinto molte più gare di tutti gli altri, non sono riuscito a conquistare il titolo. È stato difficile da accettare, ma sicuramente importante per la mia carriera“.

Il torinese ha aggiunto: “Quando arrivi in Moto3 a 16 anni, sei costretto a maturare più velocemente, a crescere più velocemente. E passi le tue giornate con persone esperte che non vogliono aspettarti. Vogliono risultati, e li vogliono in fretta. Una cosa che ho imparato nel corso degli anni è di realizzare sempre di più il mio potenziale, di sapere sempre di più di cosa sono capace. Di mettere da parte i commenti e di avere un forte senso di consapevolezza di me stesso. La pressione è un privilegio“. Bagnaia ha annunciato: “Non ti abitui a vincere. Vedi un secondo o un terzo posto come una sconfitta. Non è mai abbastanza. Ed è per questo che, secondo me, non c’è mai un momento nella tua carriera in cui ti senti veramente soddisfatto o realizzato”.