Il MotoMondiale deve salutare un pilota molto amato, con la questione legata all’aspetto economico che continua a far discutere.
Il passaggio dalla Classe 125 e 250 alla Moto3 e Moto2 ha fatto molto discutere negli anni gli appassionati. Da un lato c’è stata sicuramente la possibilità da parte dei piloti di essere maggiormente preparati in vista della MotoGP, ma dall’altro ha tolti davvero tanti Team che si erano messi in luce con le moto a bassa cilindrata.
Per la maggior parte dei tifosi, spesso è meglio poter ammirare le migliori moto al mondo, con i marchi che spesso fanno la differenza. Inoltre è innegabile il fatto che il passaggio a Moto2 e Moto3 abbiano alzato sensibilmente i costi, con i piloti che hanno dovuto cercare molti più sponsor rispetto a prima.
Questo aspetto non lo si può di certo negare e nascondere, con tanti che hanno criticato il metodo di scelta dei piloti in queste categorie. Di recente ne ha parlato in modo chiaro anche Tatsuki Suzuki, un ragazzo amatissimo nel paddock e che si è ritrovato costretto a dire addio al proprio grande sogno.
Cambia completamente la carriera di Tatstuki Suzuki, pilota storico degli ultimi anni in Moto3 e che ha deciso di lasciar perdere nel proseguire la sua carriera in Moto3 a soli 27 anni. Ora è passato nel ruolo di tecnico per la Andreani Group, grande marchio che lavoro nel mondo delle sospensioni.
Di recente però, come ha spiegato in un’intervista su Fanpage, ci sono tutte una serie di tematiche che non sempre i tifosi riescono a capire, come quella legata all’aspetto economico. “La Moto3 è una categoria durissima, e senza il supporto economico giusto, è quasi impossibile poter emergere. Per entrare nel Motomondiale non basta essere veloci, servono sponsor e investimenti. Anche se hai talento, se non hai il giusto supporto è difficile emergere, con questo che vale per tutti gli sport”.
Un triste quadro dunque quello che ha evidenziato Tatsuki Suzuki, con questo discorso che però è già stato evidenziato da tanti anni anche da altri piloti. Indubbiamente molti diranno che gli sponsor vanno dai piloti migliori, dunque in qualche modo il talento esce. Allo stesso tempo quando si è molto giovani si hanno diversi tempi di maturazione e con queste problematiche economiche, molti piloti devono dire addio al proprio sogno.
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