Mettere a paragone i due più grandi rivali dell’era recente della MotoGP può scatenare sempre molte polemiche. Ecco cosa ha rivelato Marco Melandri.
Marco Melandri è stato spettatore della sfida tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Il ravennate ha corso il suo ultimo anno in top class proprio nel 2015. Sono passati 10 anni ma le diatribe tra i due fenomeni della MotoGP continuano a far discutere. Melandri, nella classe regina, ha corso per tutti i brand, a partire da Yamaha, passando per Honda, Ducati, Kawasaki, sino all’Aprilia. Poi decise di lasciare il Motomondiale per scrivere una nuova pagina di storia per i colori italiani in Superbike.
Valentino Rossi e Marc Marquez sono sempre risultati agli antipodi. In una prima fase il Cabroncito ammirava lo stile del Dottore e cercava di emularlo, anche in termini di festeggiamenti dopo le vittorie. Poi con il tempo i rapporti si sono deteriorati. All’italiano non è mai andato giù l’atteggiamento aggressivo dell’asso della Honda, oggi in Ducati, che era disposto a tutto pur di vincere. Al contrario Marc ritenne fuori luogo la presa di posizione di Rossi dopo i GP d’Argentina e d’Olanda, nel 2015.
A quel punto il catalano decise da che parte schierarsi nella sfida tra i due centauri della Yamaha. Non si era mai visto un tifo da stadio in MotoGP, ma l’odio sportivo creatosi tra il numero 46 e il numero 93 portò anche a una sfida tra ultras. Il fallo di reazione, nella tappa di Malesia, segnò la fine dei sogni di gloria del centauro di Tavullia.
L’opinione di Melandri su Valentino Rossi e Marc Marquez
Melandri, in una intervista riportata da Motosan.es, ritiene che Valentino Rossi abbia “cambiato l’approccio stesso alla MotoGP. Portò le motociclette a casa delle nonne. Cioè coloro che non sapevano nulla di motociclette. Combattere contro di lui significava combattere contro il più forte del momento, quindi ti dava anche coraggio. Se litigavi con lui significava essere vicini“.
“Marc Marquez? Da un certo punto di vista è ‘Rossi II’, perché è più ‘imbecille’ ed egoista. Lui è come Rossi e per essere un campione devi essere così, ma lui si è evoluto. Per me sarà lui l’uomo da battere quest’anno perché ha molta fame e, dopo quello che ha passato negli ultimi anni, ha ancora più fame. Rossi e Marquez hanno tecnica e cuore. In realtà Marquez ha più cuore, secondo me, anche per via delle sue numerose cadute, va oltre“, ha concluso il pilota di Ravenna.