I militari italiani avranno in dotazione un veicolo pesante all’avanguardia. Ecco tutte le caratteristiche del nuovo mezzo blindato IDV.
Il 6 marzo, il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha approvato ufficialmente ReArm Europe, il piano per il riarmo europeo da 800 miliardi di euro per potenziare la Difesa comune europea annunciato il 4 marzo dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

La data dell’annuncio della Von der Leyen non è casuale e coincide con la drastica interruzione del supporto all’Ucraina da parte degli Stati Uniti, che hanno comunicato che non forniranno più armamenti e informazioni di intelligence a Kiev, impegnata da 3 anni a difendersi dall’invasione su larga scala da parte del regime russo di Vladimir Putin. Il nostro Governo sta prendendo delle iniziative per prepararsi a ogni evenienza, ma il riarmo europeo non divide solo il centrodestra ma agita le acque anche all’interno del Pd.
Elly Schlein è tornata a criticare il progetto di Ursula von der Leyen: “Lavoreremo per cambiarlo. Siamo favorevoli a una difesa comune e contrari al riarmo dei 27 paesi”, ha ribadito, ricucendo di fatto con i Cinque stelle. Il Consorzio Iveco – Oto Melara (CIO) ha stipulato un contratto con la Direzione Armamenti Terrestri (DAT) del Ministero della Difesa italiano per la fornitura di 76 VBM Plus, 60 in versione Combat e 16 in versione Anticarro. Date una occhiata anche alla nuova tecnologia in dotazione ai carabinieri.
Nuovo mezzo blindato per l’Esercito italiano
L’aggiornamento alla versione “PLUS” del VBM “Combat” e “Contro Carro” riguarda sia la piattaforma veicolare sia la torre. Per quanto riguarda la piattaforma veicolare, sono da sottolineare le seguenti novità: l’aggiornamento alla tecnologia common rail del motore che passa da 550 CV a 720 CV con relativa predisposizione per le future trazioni ibrido-elettriche; l’implementazione di uno scafo di nuova generazione che deriva dell’esperienza maturata negli ultimi anni sulle piattaforme Centauro II e VBA; l’upgrade della driveline e delle sospensioni che consentiranno un significativo miglioramento della mobilità e un aumento del growth potential.

Tali aggiornamenti consentiranno, inoltre, di incrementare ulteriormente la protezione balistica e antimina dello scafo, con soluzioni tecnologiche allo stato dell’arte. Per quanto riguarda la torre, è prevista l’introduzione del nuovo armamento X-GUN 30mm di Leonardo in grado di impiegare tutte le tipologie di munizionamento da 30mmx173 a standard Nato, incluso il nuovo munizionamento ABM (Air Burst Munition) adatto anche all’impiego anti drone.
E’ avvenuta l‘introduzione di componentistica elettronica di ultima generazione conforme al nuovo standard NGVA (Nato Generic Vehicle Architecture) e in grado di interfacciare le nuove optroniche digitalizzate di scoperta e puntamento “Janus D” e Lothar SD”. Il nuovo VBM PLUS consentirà all’Esercito Italiano di affrontare le sfide dei prossimi anni con un mezzo che rappresenta il top nel settore, già integrato nell’architettura net-centrica del campo di battaglia digitalizzato.