I puristi del marchio torinese vorrebbero, nuovamente, in listino una sportiva. Scopriamo la rappresentazione grafica della nuova FIAT.
Vi sono tradizioni che vanno rispettate e la FIAT, prima o poi, dovrà ritornare a far battere il cuore degli appassionati con una sportiva di razza. In passato la gamma era impreziosita di auto senza compromessi, come la Barchetta e la 124 Spider, ma sono tantissimi anni che non si apprezza una compatta in grado di tenere testa alle pepatissime auto tedesche.

La FIAT Tipo è stata progettata nel periodo in cui amministratore delegato della FIAT era Vittorio Ghidella. Era la fine degli anni ’80 e la Tipo si presentava al mondo come l’erede della Ritmo. Internamente la vettura era battezzata Tipo Due, per indicare una collocazione a metà strada tra la Tipo Uno (FIAT Uno) e la Tipo Tre (FIAT Tempra). E’ stata l’Auto dell’anno nel 1989 per le sue soluzioni tecniche all’avanguardia, facendo il botto sul mercato. La FIAT, oltre alla produzione di nuove utilitarie, dovrebbe puntare a differenziare la gamma.
La storia della FIAT Tipo
La Tipo venne svelata al pubblico il 26 gennaio 1988 ma le prime immagini definitive furono presentate in anteprima sin dall’estate del 1987. Venne prodotta in 10 versioni e venne assemblata nello stabilimento FIAT di Cassino, in grado di produzione a ritmi forsennati mille vetture al giorno attraverso una super tecnologia per l’epoca. Soltanto dal 1989 al 1990 pochissimi esemplari vennero realizzati anche nello Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco. I modelli venduti su mercato sudamericano vennero creati nello stabilimento di Betim, in Brasile.
Dal 1988 e per 5 anni la Tipo rimase invariata nel suo stile squadrato. Dopo una prima rivisitazione meccanica ed estetica, nella zona anteriore e negli interni nel marzo 1993, vennero introdotte delle migliorie soprattutto lato sicurezza. Solo nella tarda estate del 1995 la Tipo è stata sostituita dalla Bravo/Brava. Nel 2015, la Casa torinese ha rilanciato un nuovo modello di Tipo, ma del tutto differente rispetto all’auto degli anni ’80 e ’90.
Una nuova compatta avrebbe un sapore retrò. A immaginarla è stato il designer e architetto Tommaso D’amico. Quest’ultimo, sull’omonimo canale YouTube, ha proposto “un nuovo concept che evidenzia le caratteristiche sportive della nuova TIPO EVS, auto per pure emozioni, con chiaro temperamento grintoso. Il modello del render è ottimizzato in ogni dettaglio. L’evoluta plancia, con la sua serie di optional di ultima generazione, offre agli occupanti forti emozioni”. D’Amico ha previsto un motore 1.9 turbo benzina da 190 CV, con cambio automatico e trazione RWD (previsti motori BEV e PHEV). Spiccano i cerchi da 19”. La carrozzeria con colori e tinte metallizzate garantisce uno stile accattivante.