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La moto cinese nata per piegare la supremazia Ducati: il prezzo è da non credere

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Davide Russo

La Cina è sempre più vicina e minacciosa. Sul mercato delle due ruote, anche nel settore delle sportive di razza, stanno arrivando novità top.

L’ultima edizione dell’EICMA ha segnato un altro importante capitolo nello sviluppo del mercato cinese in Europa, ovvero l’inizio del distacco dalle aziende europee e l’orgoglioso sbandieramento di progetti interamente nati in Cina per soddisfare le esigenze dei motociclisti di tutto il mondo.

Moto cinese per sfidare Ducati – Bicizen.it

CFmoto e non solo, continua a variegare la sua gamma. L’ultima arrivata è la nuova SR-S, un’interessante sportiva dotata di un motore a tre cilindri e soluzioni tecniche pari alla concorrenza. Scopriamo la nuova nata nel dettaglio superando qualsiasi pregiudizio all’italiana partendo dal prezzo. Arriverà nelle concessionarie nel corso del mese di marzo ad un prezzo di 7.590 euro. Partendo da questo dato vediamo insieme quanto ci viene offerto in termini di tecnologia, soluzioni aerodinamiche e ciclistica.

Le caratteristiche della CFmoto 675SR-R

La moto, provata dai tester in pista a Portimao dai colleghi di Insella.it, risulta piacevole con una doppia carenatura che migliora l’aerodinamica e i convogliatori d’aria sulle pinze dei freni. Sotto il serbatoio c’è un motore di 675 cm3 nato a Hangzhou. La potenza si ferma a 90 CV a 11.000 giri/min, mentre il picco di coppia è di 68 Nm a 8.250 giri/min. Le pedane della moto sono posizionate in modo tale da accogliere comodamente anche una persona alta e il cupolino risulta protettivo ad alte velocità. Minime sono le turbolenze. I semi manubri da vera sportiva affaticano velocemente i polsi.

La sportiva cinese Il design della CFmoto 675SR-R (Media Press) Bicizen.it

Il telaio è in acciaio abbinato a un forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati Kayaba da 41 mm completamente regolabile e monoammortizzatore regolabile nel precarico e in estensione. La ciclistica è comunicativa e dà subito confidenza al pilota. I freni, invece, sono marchiati J.Juan con all’anteriore due pinze radiali a quattro pistoncini che mordono dischi da 300 mm. Misure delle gomme: 120/70-17″ davanti e 180/55-17″ dietro. L’elettronica è essenziale, abbiamo un moderno cruscotto TFT a colori da 5″, dotato di connettività per lo smartphone, doppia presa USB per la ricarica dei dispositivi e grafica dedicata all’utilizzo in pista. L’acceleratore è a cavo (niente ride-by-wire) ci sono controllo di trazione (regolabile su 2 livelli) e l’ABS (obbligatorio per legge), mancano invece le mappe motore. Il peso è contenuto in 189 kg. Un segnale forte che ci fa capire quanto i cinesi stiano andando dritti verso la totale indipendenza della loro produzione per arrivare finalmente ad essere i competitor dei più importanti marchi mondiali.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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