Yamaha, arriva la critica a Valentino Rossi: l’ex compagno ci va giù pesante

All’improvviso è riemerso dall’assoluto anonimato in cui era piombato Carlos Checa per parlare dell’avventura vissuta da Valentino Rossi in Yamaha.

Carlos Checa e Valentino Rossi hanno condiviso momenti molto dolci insieme. Dopo aver lasciato la Honda, il Dottore decise di fare la storia provando a portare al successo una squadra perdente da anni. La Yamaha, nonostante grandi piloti come Max Biaggi, non era riuscita a battere la Casa di Tokyo. Per elevare il marchio dei tre diapason sul tetto del mondo c’era bisogno della migliore versione di Valentino Rossi. Nel 2004 il centauro di Tavullia montò in sella alla M1 nel tentativo di demolire la diretta concorrenza.

Valentino Rossi criticato 20 anni dopo
Valentino Rossi critica da un ex teammate Yamaha (Ansa) Bicizen.it

Carlos Checa e Valentino Rossi condivisero il box nel 2004. Lo spagnolo non aveva mai ottenuto straordinari risultati in sella alla Yamaha. Era un veterano ma in classifica sulla moto dei tre diapason non era mai andato oltre il quinto posto in graduatoria generale. Nel corso della sua carriera non ha mai vinto una gara con il team Yamaha. Nonostante dei numeri non all’altezza, il nativo Sant Fruitós de Bages ha scelto di tornare a parlare di quel periodo in top class.

Le parole di Carlos Checa su Valentino Rossi

In una intervista riportata su Motosan.es il centauro spagnolo ha dichiarato: “[Valentino Rossi] è arrivato al meglio ed è riuscito a fare la differenza. E poi mi sono detto: ‘Beh, il limite che pensavo ci fosse non è quello reale, perché qualcun altro è arrivato e l’ha raggiunto’. Ed è stato allora che mi sono svegliato un po’. ‘Per me è stata una lezione di umiltà e di apprendimento’. Quelle moto non erano fatte per le Michelin perché storicamente la Yamaha ha sempre scelto Dunlop. In caso contrario, chiedete a Casey Stoner della Michelin e poi della Bridgestone“.

Le parole di Carlos Checa su Valentino Rossi
Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 (Ansa) Bicizen.it

Non sono né migliori né peggiori, è solo che alla fine l’equilibrio su una moto è un tutto, e gli pneumatici sono molto importanti. Probabilmente lì abbiamo sofferto un po’ di più, abbiamo preso delle cattive abitudini – ha ricordato Checa Anche Max Biaggi cadde più che mai in quel primo anno con la Yamaha. E lì potremmo aver perso un po’ di quella capacità di andare più veloce, di acquisire quella sicurezza con quella moto e di costruire un pilota, una moto e una squadra più potenti“.

Tuttavia, come ha affermato Checa, la scommessa sull’italiano era alta. “È allora che il reparto corse ha cambiato un po’, dal voler essere lì al voler vincere. E lì apportarono un cambiamento importante. Hanno puntato molto su Valentino, hanno dato tutto per lui. Ma se non avesse avuto una buona moto, non avrebbe fatto miracoli. La moto che guidava Rossi è quella che abbiamo sviluppato noi“, ha detto Checa. Una uscita che avrebbe potuto evitare.

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