La Casa di Tokyo aveva bisogno di tornare a fare la voce grossa sul mercato con un modello all-terrain in grado si soddisfare i palati fini.
Il progetto Transalp nasce a metà degli anni ’80 sulla spinta del successo delle Honda impegnate nei massacranti rally africani dove iniziano ad affermarsi le potenti bicilindriche carenate NXR 750 nate per competere con le mastodontiche BMW GS. La 750 è una moto innovativa ma pesante. La versione definitiva della Transalp viene presentata all’inizio del 1986 e venduta dal 1987.
La moto nonostante le apparenze si presenta straordinariamente facile e maneggevole. Basta muoversi a pochi km/h che il peso sembra svanire e la moto si mantiene stabile anche sul veloce. Seppur allineati con le concorrenti dell’epoca solo i freni si dimostrano sottodimensionati rispetto alla mole della moto, difetto che si risolverà definitivamente solo 10 anni più tardi. Il motore è regolarissimo: le pistonate dei mono sono un lontano ricordo, prende i giri velocemente, ha un buona potenza e un ottima elasticità che permette di “stracciare” sia in ripresa che in accelerazione molte concorrenti anche con cubature maggiori, il tutto sempre con consumi minimi.
All’inizio del nuovo millennio arriva la nuova 650, subito ribattezzata “la borghese” per definire la nuova estetica e le nuove sobrie colorazioni. La moto cambia senza stravolgersi. Nel 2008 dopo un anno di stop nella produzione arriva la nuova 700 costruita in Spagna. Ancora una volta si opta per non rivoluzionare il progetto di 20 anni prima, il motore viene rivisto nella parte termica, guadagna qualche CC, l’iniezione elettronica e una valvola in più, il telaio e le sospensioni rimangono sostanzialmente le medesime mentre la ruota anteriore si stradalizza con una misura di 19 pollici anziché 21. Le prestazioni migliorano, la propensione stradale. Nel 2013 Honda cessò la produzione, la iconica Transalp sparì dal catalogo.
Honda ritorna sul mercato con un bellissimo modello come la Transalp 750. Sotto il serbatoio c’è un bicilindrico da 755 di cilindrata che ha modo di erogare un massimo di 92 cavalli. Il picco massimo di velocità è di 195,6 km/h, con il peso della moto che è di 208 kg. Niente male anche l’accelerazione, tanto è vero che questa moto può passare da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi. Ecco le sue principali competitor.
Interessante notare come la frizione risulti robusta, ma allo stesso tempo anche molto morbida da poter utilizzare. Non manca lo sviluppo tecnologico, con questo che lo si evince dalla presenza di un display TFT da 5 pollici, con la possibilità di connetterlo facilmente allo smartphone e vi è modo anche di dare vita all’attivazione vocale dei comandi. Il tutto si può avere anche per un prezzo che complessivamente è vantaggioso, tanto è vero che basterà una spesa di 10.690 Euro per portarsela a casa per salire in sella al mito.
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