Verità scomode su Valentino Rossi e Simoncelli: il manager spiffera tutto

Il manager Carlo Pernat si è sbilanciato su Valentino Rossi e Marco Simoncelli. Sono emersi degli aspetti inediti sui due piloti italiani.

Si può dire che c’è stata una MotoGP con Simoncelli in vita e una MotoGP diversa dopo la sua scomparsa in pista. Valentino Rossi era un grande amico del Sic, dato che si erano conosciuti giovanissimi e avevano cominciato ad allenarsi insieme. Proprio grazie a Simoncelli venne in testa al Dottore l’idea di creare una Academy.

Marco Simoncelli e Valentino Rossi
Simoncelli e Valentino Rossi a confronto (Ansa) Bicizen.it

Il destino ha giocato un brutto scherzo ai due grandi amici della MotoGP. Il manager Carlo Pernat ha voluto guardare indietro nel tempo per ricordare quei momenti speciali vissuti con Marco Simoncelli e ovviamente lo ha paragonato anche a Valentino Rossi. Quest’ultimo aveva già il suo erede in pista. Il centauro di Tavullia quando avvenne il fatidico incidente del Sic era in sella ad una Desmosedici. Fu un periodo molto difficile per il campione con il numero 46.

La confessione di Pernat su Marco Simoncelli

In sei anni abbiamo creato una fondazione, che oggi raccoglie due milioni di euro all’anno da devolvere in beneficenza – ha raccontato Pernat, come riportato sulle colonne di Motosan.es – Lo chiamavano ‘El patacca’, perché Marco era ingenuo, ma grande amico di tutti e di Valentino Rossi, ma per due mesi non è venuto a trovare la famiglia. Quando lo colpì per l’ultima volta, si sentì in colpa per averlo ucciso: da allora non è più lo stesso, secondo me lo porta ancora dentro di sé“.

Verità scomode su Valentino Rossi e Simoncelli
Duello Marco Simoncelli e Valentino Rossi (Ansa) Bicizen.it

Carlo Pernat ha confessato una verità che in pochi sono pronti ad accettare. Quel drammatico epilogo del Sic sul tracciato di Sepang ha segnato anche la carriera di Valentino Rossi. Quest’ultimo non potette evitare l’impatto con il corpo di Marco. Quest’ultimo si ritrovò catapultato in pista a causa di uno strano effetto dopo la caduta.

Pernat ha raccontato anche come ha incontrato per la prima volta Valentino Rossi: “Tutti me lo consigliavano, quindi tutti i piloti volevano venire all’Aprilia. Sono andato a trovarlo e ha fatto delle traiettorie che nessun altro pilota ha mai fatto, ma spesso si è schiantato. Mi sono innamorato di lui, del suo modo di guidare. Si vedeva che aveva un talento che altri non avevano, anche se non avrei mai creduto che potesse vincere nove campionati del mondo. Ho dovuto insistere, e parecchio, ma l’ho convinto, perché avevamo già vinto una volta con Max Biaggi, che era anche lui uno sconosciuto quando l’ho ingaggiato. All’inizio non sapeva come guidare sul bagnato, cadeva sempre. Poi ha conquistato tutti“. Un momento d’oro per il motociclismo italiano perché anche Capirossi era un big in pista.

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