Marc Marquez domina in Thailandia, ma nessuno si aspettava un annuncio del genere riguardante il proprio motore.
In MotoGP sono pochi coloro che hanno dimostrato nella storia di poter tenere testa a un mito assoluto come Marc Marquez. Lo spagnolo si è messo in luce con una serie di prestazioni sempre al limite, con il campionissimo che ha conquistato la bellezza di ben otto titoli mondiali.
Un traguardo che gli permette così di entrare con pieno merito nella lista dei più grandi della storia, con le sue abilità in pista che non sono davvero seconde a nessuno. Marquez in Ducati ha dimostrato di poter avere un impatto devastante e sono molti a pensare al fatto che il Mondiale sia già destinato a essere terminato dopo una sola gara.
Indubbiamente ora arrivano altre tappe che storicamente sono favorevoli allo spagnolo, con l’Argentina e con Austin che hanno visto più volte volare lo spagnolo. Intanto però giungono delle notizie a dir poco clamorose da casa Ducati e sono molti coloro che non se le aspettavano di certo.
Marquez e il nuovo motore: ecco le differenze
Sembrava ormai assodato come il motore della Ducati 2025 sarebbe stato quello del 2024 su tutte e sei le moto. Una scelta derivata dal fatto che ai test era risultato evidente come fosse ancora questo il più prestazionale e performante, ma motorsport.com ha avuto modo di contattare direttamente la Ducati e venire a conoscenza di una novità pazzesca.
La casa emiliana ha infatti confermato come in realtà ci siano delle differenze tra le varie moto, con Marquez e Bagnaia che montano un motore 2025 leggermente rinnovato, con lo stesso propulsore che in Thailandia lo ha usato anche Fabio Di Giannantonio in VR46. Per quanto riguarda Morbidelli e i due piloti della Gresini, Alex Marquez e Aldeguer, ecco che era ancora intatto il motore del 2024.
Una scelta che è legata indubbiamente anche alle strategie per il proseguo della stagione, con i risultati che sono stati alterni. Il motore 2025 ha fatto volare Marc Marquez, ma il fratello Alex ha comunque tenuto sempre Bagnaia alle proprie spalle. Stesso discorso anche per Morbidelli con Di Giannantonio, mentre molto deludente il debutto di Aldeguer. Una Ducati che non si vuole fermare e ora che ha dalla propria parte uno dei più grandi piloti della storia affamatissimo di vittorie, ha modo di concedersi anche ulteriori test.