Marquez umiliato dalla Honda: spunta la frase su Stoner che ha il sapore della frecciatina

Arrivano parole a sorpresa da parte di Honda che sembrano decisamente una frecciatina a Marc Marquez e un grande elogio a Stoner.

Casey Stoner ha avuto una carriera particolare. L’australiano, infatti, ha mostrato sin dalla prima ora di avere tantissimo talento, ma fu additato di essere anche troppo incline alle cadute. La svolta per lui arrivò in Ducati quando riuscì a trovare finalmente una moto e soprattutto una gomma che gli dava grande feeling. Nel 2007 dominò il mondiale diventando il primo campione del mondo nella storia Ducati.

Marquez umiliato dalla Honda: spunta la frase su Stoner che ha il sapore della frecciatina
Marc Marquez (ANSA) – Bicizen.it

Nel 2011 passò alla Honda e per lui fu subito Mondiale salvo poi decidere di lasciare completamente la MotoGP l’anno successivo lasciando tutti sgomenti. A segnare la carriera di Stoner ci sono stati soprattutto i problemi di salute che hanno frenato probabilmente uno dei migliori talenti della sua generazione.

L’ammissione a sorpresa di Nakamoto su Stoner e Marquez

Chi ha sempre avuto un ottimo rapporto con lui è Nakamoto, ingegnere e vicepresidente HRC, che l’ha più volte definito come un figlio. La carriera di Stoner, indirettamente, è legata da sempre a quella di Marquez visto che lo spagnolo in un certo senso ha raccolto la sua eredità all’interno del team giapponese.

Marquez umiliato dalla Honda: spunta la frase su Stoner che ha il sapore della frecciatina
Marc Marquez e Casey Stoner (ANSA) – Bicizen.it

Come riportato da Motosan.es però sono arrivate parole davvero incredibili da parte di Nakamoto sui due: “Di tutti i piloti con cui ho lavorato penso che il migliore sia Casey Stoner. Anche gli altri erano veloci e talentuosi, ma lui è speciale. Più cool dello stesso Marc Marquez. Casey odiava il controllo di trazione. Quando l’abbiamo smontato, il modo in cui accelerava senza perdere la ruota era il migliore possibile secondo le leggi della fisica. A volte cambiava marcia esattamente a 17mila giri al minuto. Aveva un sensore incorporato, era un genio, nessuno poteva copiarlo”.

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