Le auto elettriche sembrano essere in caduta libera, ed una start-up che aveva investito su di esse è andata in fallimento. I dettagli.
“Mala tempura currunt“. Con questa celebre espressione latina, attribuita a Cicerone, si adatta pienamente a quello che è il momento che le auto elettriche stanno vivendo, e che sta portando i vertici ed i costruttori a ripensare alle strategie future. L’Europa ci ha ripensato sul 2035, decidendo di aprire anche alla produzione ed alla vendita di auto ibride, ben consapevole del fatto che le BEV non siano ancora pronte per conquistare totalmente la clientela. La loro quota di mercato nel Vecchio Continente è attorno al 13%, meno della metà rispetto a ciò che gli analisti avevano previsto per il 2025 tempo fa.
Ciò significa che la vendita delle auto elettriche non è andata in crescita come si poteva sperare, e sembra essersi arrestata, mandando in crisi i costruttori che su di esse hanno investito. Ne sanno qualcosa colossi del calibro di Stellantis e Volkswagen, la cui eccessiva fiducia nel mondo delle emissioni zero è stata pagata a caro prezzo nel corso degli ultimi mesi. Ora, dagli USA arriva la notizia dell’ennesima bancarotta per una nota start-up, che aveva la propria base in Texas. La situazione si fa sempre più seria.
Ancora una brutta notizia per il mondo delle auto elettriche, che deve fronteggiare l’ennesima bancarotta. La start-up Canoo si è avvalsa del Chapter 7 per dichiarare fallimento, visto che esso è una sezione specifica del Codice Falimentare degli USA. Canto ha così effettuato dichiarazione di fallimento per liquidazione, una brutta notizia per la start-up texana e l’intero settore delle emissioni zero. L’azienda, inoltre, ha comunicato la cessazione della propria attività, il che significa che non verrà effettuato alcun piano di rilancio in amministrazione controllata.
Secondo quanto riportato da Reuters, la situazione economico-finanziaria si era complicata negli ultimi tempi, non riuscendo ad avvicinare nuovi investitori. L’obiettivo di Canoo era quello di sfidare persino la Tesla, ma le cose non sono andate come sperato. Nel corso dell’estate 2024 anche Fisker era andata in fallimento, oltre alla Arrival, di cui Canoo aveva acquisto alcuni asset a seguito della bancarotta. Per il settore delle auto elettriche, dunque, arriva un’ulteriore tegola, con la clientela che sembra proprio non voler dare fiducia al mondo delle vetture a batteria. Tutti si stanno accorgendo di questa realtà, ed anche l’Europa, come anticipato in precedenza, pare averne preso coscienza.
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