La Lambretta è uno storico brand che fu fondato dalla famiglia Innocenti, ma oggi la proprietà è indiana. Ecco chi fa i suoi motori.
Uno dei marchi più storici del mondo delle due ruote del nostro paese è quello della Innocenti Lambretta, che ha iniziato a produrre i primi scooter nel lontano 1947. Il nome deriva dal fiume Lambro che scorre nella zona in cui sorgevano gli stabilimenti di produzione, alle porte di Milano. Si trattava di un brand rivale della Vespa, in un momento in cui l’Italia era ridotta ad un cumulo di macerie, e furono questi due marchi a distinguersi nella vendita degli scooter.
La produzione della Lambretta originale è durata dal 1947 al 1997, anche se solo fino agli anni Sessanta essa ebbe luogo in Italia. Come vedremo in seguito, la Lambretta passò dalla famiglia Innocenti ad un’azienda statale indiana, ed oggi c’è di mezzo anche una società svizzera, che contribuisce a diffondere i prodotti del marchio. Nelle prossime righe, vi sveleremo la verità relativamente alla produzione dei suoi motori.
Lambretta, tutta la verità sulla produzione dei motori
La SIL, acronimo di Scooters of India Limited, che ha la sua sede a Lucknow, nell’Uttar Pradsh, è l’imprea di proprietà statale che acquisì per prima la Lambretta, così come le sue catene di montaggio ,ed iniziò a produrre gli scooter circa due anni dopo l’acquisto. La produzione del modello originale proseguì sino al 1997, e si concentrò anche, in seguito, su motocarri e tricicli a motore, con motori derivati da Innocenti. In seguito, sono stati presentati anche dei modelli di motociclette.
Nel 2010, il marchio Lambretta ha fatto parte anche del Motomondiale con il team Reparto Corse, in classe 125. Dal 2017, una società con sede a Lugano con nome Innocenti S.A. produce i ciclomotori marchiati Lambretta avvalendosi della collaborazione con l’industria austriaca KSR Group, ed è in questo senso che nascono anche i motori. Di recente, il brand ha presentato dei nuovi modelli che puntano su linee vintage e su prezzi contenuti, e l’obiettivo è quello di conquistare il maggior pubblico possibile. Ed il mercato europeo è molto gettonato.