La Honda è ormai da anni il fanalino di coda della MotoGP, e secondo il boss Alberto Puig c’è bisogno di un grande aiuto da Espargarò.
Un’altra annata da incubo si è conclusa per la Honda, che per la prima volta in epoca MotoGP, esattamente come la Yamaha, non ha portato a casa neanche un podio nel corso del 2024. Si tratta di uno scenario da incubo, ma che era perfettamente prevedibile visto il livello tecnico della RC213V, ancor di più dopo l’addio di Marc Marquez. La casa giapponese, orfana del nativo di Cervera, ha navigato per tutto l’anno in fondo al gruppo, con Luca Marini e Joan Mir, piloti del team ufficiale, che sono stati battuti in classifica da Johann Zarco, alfiere del team LCR di Lucio Cecchinello.
Insomma, la situazione è critica e la Honda non è più una squadra appetibile per i top rider, che in passato avrebbero fatto carte false per salire sulle moto giapponesi. La rincorsa non sarà facile, ed è chiaro che anche il 2025 potrebbe essere sulla falsariga dello scorso anno. La sensazione è che solo il nuovo regolamento che arriverà nel 2027 sarà in grado di rimettere in carreggiata i colossi nipponici, anche se la casa dell’Ala Dorata non ha intenzione di restare a guardare.
Honda, Alberto Puig spera in Aleix Espargarò
In un’intervista concessa a “Motorsport.com“, il boss di casa Honda Alberto Puig ha analizzato l’ingaggio di Romano Albesiano, sottolineando gli sforzi della casa giapponese per risalire la china. Ecco le sue parole: “L’unica strategia che abbiamo stabilito in questo momento è migliorare la moto, e per raggiungere tale obiettivo, l’azienda sta usando tutte le risorse umane, finanziarie e tecnologiche disponibili. Ecco perché Romano Albesiano è stato preso. Stiamo facendo tutto il possibile perché sappiamo che il nostro livello attuale non è quello che dovrebbe essere, vogliamo fare sicuramente di meglio“.
Un altro ingresso di lusso è quello di Aleix Espargarò, che si è ritirato dal ruolo di pilota titolare lasciando l’Aprilia, e che ora è un uomo Honda: “Viene da un marchio di successo, ha molta esperienza ed è molto chiaro nelle sue analisi. Può portare solo cose ed idee positive. Se può mettere pressione ai piloti ufficiale? Ne sono convinto, questo è importante, come sta facendo Pedrosa in KTM. Alla lunga, questo non può che essere un fattore positivo nel suo lavoro con noi“.