La Yamaha sta per rinascere e lo fa con un record pazzesco che fa impallidire anche campioni come Rossi e Quartararo.
La maggior parte degli appassionati di motociclismo non è di certo felice nel vedere una Yamaha in condizioni così complicate e di così grande difficoltà. Il colosso nipponico nel motorsport ha sempre avuto un ruolo centrale e di primaria importanza, anche grazie al pazzesco numero di campioni che ha potuto vantare al proprio interno.
Il nome più famoso di tutti è quello di Valentino Rossi, con il Dottore che è diventato anche Brand Ambassador del marchio giapponese. Non è un caso che il suo nome sia sempre stato associato alla casa di Iwata, nonostante il suo passato glorioso anche con la rivale Honda. Negli ultimi anni invece le sorti sono affidate a Fabio Quartararo.
Il francese ha portato per l’ultima volta il titolo mondiale non solo a Iwata, ma più in generale in Giappone, con il 2021 che rimane un anno d’oro per la Yamaha. Non si deve però guardare sempre al passato, perché per fortuna la Yamaha di recente ha avuto modo di riguardare con gioia e speranza il futuro, con un record da sogno.
Gennaio è un periodo dove i Mondiali motoristici sono quasi tutti fermi, ma negli USA significa l’inizio del Supercross. Ecco allora come i fari siano puntati su questi campioni della sabbia e della terra, con la Yamaha che ha modo di tornare a sorridere grazie allo straordinario successo di San Diego di un mito come Eli Tomac.
Il pilota della Yamaha ha stracciato la concorrenza, riuscendo a vincere la seconda gara dell’anno e portandosi così al primo posto in classifica, vista la giornata no della KTM di Sexton. La notizia però è un’altra, perché Tomac ha vinto per l’11esima stagione consecutiva nella competizione, il che corrisponde a un record assoluto per la categoria.
Nessuno ci era mai riuscito prima di lui e questo contribuisce a far capire perché è un 3 volte campion Supercross e un 5 volte campione AMA Motocross. Tomac è legatissima al Giappone, infatti ha corso prima con Honda, poi con Kawasaki e dal 2022 con Yamaha. Un successo che lo proietta nel mito della categoria, con il pilota del Colorado che a 33 anni non ha intenzione di fermarsi, con il 2025 che vuole essere l’anno del poker, il che sarebbe il secondo con Yamaha dopo il 2022.
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