La sfida che ci fu tra Valentino Rossi ed Jorge Lorenzo nel 2015 continua a tenere banco. Ora è Danilo Petrucci a dire la sua sulla vicenda.
Le battaglie tra due o più piloti hanno sempre fatto parte del mondo del motorsport, sino a diventare delle vere e proprie sfide ossessive per chi ne è stato protagonista. Tuttavia, la sfida del 2015 tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi va oltre tutto e tutti, visto che di quel campionato, distante ormai ben 10 anni, si parla ancora come se fosse ieri. Da quel momento in poi, nacque il vero e proprio odio per Marc Marquez da parte dei sostenitori del pilota di Tavullia, che purtroppo ben conosciamo.
Tutta l’antisportività che leggiamo sui social al giorno d’oggi nei confronti del nativo di Cervera, che ha subito minacce di morte e auguri di frequenti cadute e brutti infortuni, deriva dal presunto aiuto che il #93 offrì al connazionale in quel finale di stagione. All’epoca, in MotoGP militava anche Danilo Petrucci, che è tornato a parlare di quanto avvenne a quel tempo, analizzando la situazione dal suo punto di vista. Dal ternano è arrivata anche un’ammissione.
MotoGP, Petrucci torna su quanto accadde nel 2015
In un’intervista concessa di recente a “MowMag.com“, Danilo Petrucci è stato interpellato su quello che accadde nel 2015 tra Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, un argomento che pare tener banco anche ad un decennio di distanza. Il pilota ternano, ora impegnato alla Dakar dei camion in un ruolo del tutto nuovo, legato all’assistenza tecnica e non alla guida, ha offerto un punto di vista molto interessante.
Ecco il commento del pilota ternano: “Pensavo che prima o poi sarebbe finita, ma ora mi rendo conto che quello che c’è stato tra Marc Marquez e Valentino Rossi nel 2015 non finirà mai. Solo loro sanno cosa è accaduto per davvero, cosa si sono detti o non detti durante quell’anno. Ogni volta che uno parla, qualcuno di loro aggiunge cose che neanche noi nel paddock sapevamo. Valentino è un idolo, ma mai mi è passato per la testa di aiutarlo facendo qualcosa di antisportivo. Io non ho una posizione chiara per giudicare quanto accaduto, non ho sufficienti informazioni. A volte sui social si scherzava sul fatto che io potessi fare da arbitro, ma credevo che la gente scherzasse e non che alcuni lo volessero davvero“.