Per il mondo delle quattro ruote continuano ad arrivare notizie drammatiche. Ora è tempo di bancarotta per un gigante del settore.
L’industria automobilistica è in caduta libera, e le conferme di questo sentore ci arrivano tramite i tanti fallimenti che sono stati annunciati nel corso degli ultimi mesi, soprattutto in Germania. Ormai è evidente come l’Europa non sia più il centro mondiale per quanto concerne l’automotive, che si sta spostando verso la Cina, un paese che è in continua crescita e che sta sfruttando il fenomeno dell’elettrificazione per lanciare sul mercato sempre più marchi, che ottengono svariati successi.
A far discutere, nel Vecchio Continente, sono le delicate situazioni che vivono la Volkswagen ed il gruppo Stellantis, probabilmente i più grandi colossi di questa fetta del pianeta. La casa di Wolfsburg ha avviato un piano di riduzione dei costi di miliardi di euro e sposterà la produzione della Golf in Messico, continuando a puntare su un’elettrificazione che sin qui non ha prodotto risultati. Stellantis ha chiuso un 2024 che ha condotto alle dimissioni del CEO Carlos Tavares, e per rialzarsi la strada sarà molto lunga ed accidentata. Nel frattempo, dalla Germania sono in arrivo altre notizie drammatiche.
Al giorno d’oggi, si vendono molte meno auto rispetto al passato, e questo ha un impatto decisivo e drammatico anche sulle aziende che si occupano di produrre i componenti per le nostre vetture. La Gerhardi Kunststofftechnick GmbH ha dichiarato bancarotta, con 1.500 dipendenti destinati alla perdita del lavoro. Si tratta di un’azienda che aveva due secoli e mezzo di storia alle proprie spalle, cancellati in un amen da una decisione drammatica. Purtroppo, non si tratta dell’unico campanello d’allarme per il settore automotive che arriva dalla Germania, che anche sul fronte della componentistica sta vivendo un periodo nero.
Durante l’autunno, anche la Iwis Mechatronics aveva reso noto il proprio fallimento, licenziando sia i dipendenti che gi stagisti, ma purtroppo non è ancora tutto. Altri giganti del settore, molto più conosciuti come Bosch e Schaeffler, vedono i loro affari precipitare, e sono stati avviati processi che hanno condotto a migliaia di licenziamenti. I marchi continuano a veder calare le loro vendite, ed in questo senso, c’è meno necessità di usufruire di componenti, portando al collasso di queste industrie. E vista la situazione attuale del settore automotive, nulla fa ben sperare in chiave futura.
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