La Honda è da tempo il fanalino di coda della MotoGP, ed ora è Johann Zarco a far chiarezza sulla situazione tecnica. La RC213V delude.
La MotoGP odierna è ben diversa da quella che avevamo imparato a conoscere sino a pochi anni fa, nella quale le giapponesi erano i punti di riferimento, irraggiungibili per la concorrenza. La Ducati è ora una forza dominante, in grado di vincere tutte le gare nel 2024 tranne quella di Austin, andata all’Aprilia di Maverick Vinales, a conferma di una dittatura ferrea delle case italiane ed europee. La Honda e la Yamaha, per la prima volta, non sono mai salite sul podio, ritrovandosi costrette ad una stagione di rincalzo.
Purtroppo per i due giganti del Sol Levante, tutto ciò sta diventando una routine, con la casa dell’Ala Dorata che non vince una gara da Austin 2023 con Alex Rins, mentre il team ufficiale è a secco dal 2021, dai tempi di Marc Marquez. Perso anche il nativo di Cervera, il team più titolato nella storia della MotoGP è definitivamente crollato, con la RC213V che è indiscutibilmente la moto peggiore del lotto, e senza grandi speranze di risollevarsi per il prossimo anno. La Honda sembra essere entrata in un circolo vizioso da cui sarà complesso uscire.
Il miglior pilota, classifica alla mano, di casa Honda nel 2024 è stato Johann Zarco, impegnato con il team LCR di Lucio Cecchinello, che è riuscito a far meglio dei due ufficiali Joan Mir e Luca Marini e del suo compagno di squadra, ormai fuori dalla MotoGP, Takaaki Nakagami. In un’intervista riportata dal sito web “MotoSan“, il francese ha lasciato intendere che anche il 2025 sarà un anno di sofferenza, dal momento che il nuovo prototipo di moto non è competitivo.
Ecco il commento di Zarco: “Mi auguro che i cambiamenti che ci sono stati possano darci una mano, ed anche l’arrivo di Aleix Espargarò può essere molto utile, anche grazie ad una visione diversa. Poi c’è anche Romano Albesiano, che però ancora non può lavorare sino all’anno prossimo. Sono curioso di vedere come andranno le cose dal test in Malesia in poi, abbiamo bisogno di fare dei passi in avanti importanti. Al momento, il progetto Honda 2025 non è migliore di quello 2024, è uguale se non peggiore. Per noi è come se lo scorso anno non fosse stato abbastanza per capire i nostri difetti“.
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