Dopo averla disputata nel 2022, Danilo Petrucci torna alla Dakar in una veste del tutto nuova. Ecco su quale mezzo disputerà la gara.
Parte in queste ore l’edizione 2025 della Dakar, che ancora una volta darà spettacolo in Arabia Saudita per due settimane, aprendo a tutti gli effetti la nuova stagione motoristica. Sarà un’edizione record con ben 807 piloti presenti al via, tra i quali anche Danilo Petrucci, che correrà con un camion. L’ex MotoGP, attualmente impegnato con Ducati in Superbike nel team Barni Racing, con il quale si è tolto anche parecchie soddisfazioni nell’ultimo biennio.
Petrucci sarà impegnato per la prima volta sulle quattro ruote, svolgendo il ruolo di co-pilota per la squadra nota come Italtrans Racing Team, andando a far coppia con Claudio Bellina. Va detto che, parlando di Dakar, non è la prima esperienza in assoluto per Petrux, che nel 2022 ha corso come pilota tra le moto con la KTM 450 Replica, vincendo anche una tappa, la quinta della gara. Diventò così il primo e sin qui unico pilota ad aver vinto sia almeno una gara in MotoGP che una tappa della Dakar, entrando a tutti gli effetti nella storia delle due ruote. Ed ora per il rider ternano è arrivato il momento di una nuova sfida.
Petrucci, prima Dakar a bordo di un camion
Nella Dakar che prenderà il via nelle prossime ore troveremo anche Danilo Petrucci, che parlando alla stampa ha raccontato come è nata questa possibilità: “Qualche mese fa a Prometeon è venuta l’idea di mettermi sul camion come co-pilota, e sarò per questo a bordo di un Iveco del team Italtrans, guidato da Claudio Bellina, con il navigatore che sarà Marco Arnoletti. Il mio ruolo sarà di controllare i parametri del veicolo e la pressione delle gomme, sarò il primo a dover scendere quando ci si blocca o si cerca qualcuno che potrebbe avere dei problemi. Farò tante cose che non conosco, ma per questo è eccitante“.
Petrucci ha poi aggiunto: “Sarà molto meno duro dal punto di vista fisico, perché non guido e non rischio come quando l’ho fatta in moto. La Dakar finirà il 17 di gennaio ed il giorno dopo sarò già in Italia, perché poco dopo ci saranno i test di Jerez. Si tratterà di un’esperienza molto bella, la Dakar ti mette alla prova giorno dopo giorno nel deserto, e per diverse settimane. Non sai mai cosa accadrà o dove arriverai, è un’esperienza forte e traumatica, ma per me ne è valsa la pena quando l’ho fatta“.