La Citroen dovrà probabilmente risarcire un gran numero di clienti, a seguito di un problema tecnico molto duro da risolvere. I dettagli.
Il gruppo Stellantis si appresta a chiudere un 2024 molto difficile, nel quale le vendite sono crollate per la quasi totalità dei propri marchi confrontandole con quelle dello scorso anno. Le uniche a tenere botta sono la Citroen e la Peugeot, due brand francesi che hanno improntato il loro percorso su una strategia rivelatasi azzeccata, lasciando libera scelta ai clienti sulle motorizzazioni per cui optare, ed anche con dei prezzi che, tutto sommato, sono rimasti a livelli umani.
Tuttavia, per la Citroen e la DS c’è un guaio da affrontare, che riguarda i guasti agli airbag Takata. La C3 e la DS3, nello specifico, hanno subito un richiamo per oltre mezzo milione di unità, a seguito delle pericolose lesioni, che possono diventare anche mortali, che questi sistemi possono causare. In sostanza, gli airbag progettati dall’azienda giapponese fanno l’opposto di ciò per cui sono stati progettati, non entrando in funzione in maniera corretta in caso di incidente. Ecco perché è ora scattata una vera e propria pratica di risarcimento, e per i costruttori non si tratta di certo di una buona notizia.
Citroen, ecco perché c’è un diritto ai risarcimenti
Il gruppo Stellantis vede già i propri conti in rosso, e la situazione non fa altro che peggiorare. Secondo l’avvocato David Guyon, i clienti coinvolti dal richiamo hanno diritto ad un risarcimento che va dagli 8.000 ai 12.000 euro. Ecco le sue parole: “La legge prevede un risarcimento che può partire da 8.000 euro sino ad un massimo di 12.800 euro“. Si tratta di una cifra molto elevata, che è probabilmente superiore al valore odierno delle Citroen C3 o delle DS3 colpite dal problema, considerando che sono tutte auto prodotte tra il 2009 ed il 2019, dunque, ormai piuttosto attempate.
Secondo quanto affermato da Guyon, la gran parte dei clienti non è a conoscenza di questa possibilità di risarcimento, motivo per il quale un gruppo di avvocati si sta organizzando per aiutare le vittime a recuperare queste migliaia di euro. Pare, inoltre, che Stellantis abbia tenuto nascosto la questione, e che in Italia non siano previsti i suddetti risarcimenti, dal momento che non c’è una legge che tutela in tal senso. A questo punto, vedremo come si svilupperà la cosa, con la Citroen che si prepara a dover risarcire i clienti.