Novità importanti attorno agli autovelox, con la nuova Legge che mette al bando una serie pazzesca di questi dispositivi.
Quando si viaggia in strada, si deve essere sempre molto attenti a rispettare i limiti di velocità, non tanto per non rischiare di essere multati, ma soprattutto perché si può mettere in serio pericolo la propria vita e quella degli altri. Non si tratta infatti di uno scherzo o di un gioco, con gli autovelox che diventano dunque un sistema di fatto necessario.
Nessuno vorrebbe mai dover pagare una multa a causa di un superamento minimo della velocità, motivo per il quale molti Comuni dovrebbero cercare di venire incontro ai cittadini non esagerando con i limiti e mettendoli quanto più vicini possibile a un picco di velocità reale da dover mantenere. Solo in questo modo gli automobilisti vedranno questi dispositivi come un sistema di sicurezza e non come una macchina per spillare soldi.
Ecco allora come negli ultimi anni vi siano stati anche tanti ricorsi, molti dei quali anche vinti, in quanto gli autovelox installati in realtà non avevano subito una corretta e accurata taratura. Per questo motivo di recente abbiamo potuto ammirare un evento a dir poco clamoroso, tanto è vero che il Prefetto stesso ha deciso di intervenire in prima persona.
Bocciati autovelox per 26 Comuni: cosa accade del trevigiano
Proprio nel Nord Est italiano, in particolare in Veneto, sono partite una serie di indagini per capire se effettivamente gli autovelox installati erano a norma o meno. Per poter evitare dunque il susseguirsi di una serie di ricorsi, che avrebbero portato solo a un intasamento dei Tribunali, con questi che non hanno di certo bisogno di ulteriore lavoro, ecco che il Prefetto di Treviso ha preso una decisione epocale.
Sono ben 26 i Comuni che hanno visto bocciata la richiesta di installazione di nuovi autovelox, con la motivazione che è chiara. La decisione sul rilasciare o meno il via libera per un autovelox si basa sui dati che sono raccolti dall’Osservatorio sugli incidenti, con questi che hanno dato dunque esito negativo e hanno evidenziato come non ci fosse la necessità di installare autovelox.
Non potevano di certo non partire le polemiche da parte di molti sindaci che erano già pronti a installare i dispositivi. A commentare in modo negativo è stato soprattutto il sindaco di Preganziol, con questi che ha spiegato come si dovranno valutare altre soluzioni in collaborazione con la Polizia locale.