Gioia immensa per Valentino Rossi, con la notizia tanto attesa che ora diventa finalmente realtà e cambia le carte in tavola.
Ci sono dei campioni che hanno dimostrato nel corso della propria carriera di diventare dei simboli della propria categoria e non vi è dubbio alcuno sul fatto che Valentino Rossi sia uno di quelli che abbia scritto pagine epiche di storia. Il Dottore è uno di quelli che ha alzato l’asticella come pochi altri in passato e ha saputo imporsi anche con le quattro ruote.
Sono arrivate infatti le prime vittorie in pista anche con le GT per il dottore e dopo un primo anno di assestamento, il passaggio al Team WRT, e il legame con BMW, hanno portato ad ampliare sempre di più gli orizzonti. Nel 2023 infatti ha corso solo nel GT World Challenge Europe, mentre nel 2024 è passato al WEC.
Proprio la sua conferma nel Mondiale Endurance, nonostante gli ottimi risultati era stato messo in dubbio, ma di recente è giunta la notizia che sarà parte integrante del Team anche nel 2025. Una notizia che scalda il cuore di tutti gli appassionati e dei suoi tifosi, con il Dottore che per il prossimo anno avrà modo di puntare in alto.
Il primo anno nel Mondiale Endurance nella categoria regina delle hypercar non è andato benissimo per BMW, ma si sa che quando si è una debuttante si deve fare esperienza. Valentino Rossi è stato uno dei piloti che ha testato la nuova M Hybrid V8 e c’era chi sperava di vederlo proprio in hypercar, anche se dovrà accontentarsi della GT3 anche il prossimo anno.
I primi test però sottolineano come la BMW M Hybrid V8 abbia tutte le carte in regola per poter lottare per le prime posizioni e ciò lo si denota dai risultati che sta ottenendo nell’IMSA, la categoria Endurance americana. Il problema di questa vettura non è tanto la velocità, ma i piloti hanno spesso sottolineato come sia un’auto che spesso cambia atteggiamento a ogni curva.
Non di certo il miglior biglietto da visita per una categoria che fa della regolarità la propria conditio sine qua non. La BMW M Hybrid V8 però ha dimostrato in questi primi test di alzare il livello e di presentare molte meno vibrazioni rispetto al passato e dunque la casa tedesca ha le carte in regola per lottare con Porsche, Ferrari e Toyota.
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