In casa Ducati è tempo di bilanci e idee per il prossimo anno. Gigi Dall’Igna fa il punto della situazione e avvisa già i suoi ragazzi.
Gigi Dall’Igna può decisamente dirsi soddisfatto di quanto fatto in questi anni. Titolo a Bagnaia o meno, lui il suo l’ha fatto, costruendo una moto che è diventata in pratica imbattibile. Tra i tecnici in assoluto più apprezzati al mondo, è stato a lungo corteggiato anche da altre Case, ma alla fine è rimasto a fare le fortune della Ducati.
Nel 2024 la sua Desmosedici è stata così tanto un balzo in avanti da mettere in imbarazzo persino la GP23. Marquez a parte, infatti, tutti gli altri che guidavano una moto vecchia di 1 anno, a differenza delle ultime stagioni dove le prestazioni tra vecchie e nuove moto erano quasi pari, hanno sofferto tantissimo. Martin e Bagnaia hanno praticamente fatto un campionato a parte.
Gigi Dall’Igna parla della GP25
Ai microfoni di Sky Sport, Dall’Igna ha provato a fare il punto sull’annata che si è appena conclusa: “Otto Ducati nelle prime otto posizioni significa che tutte le nostre moto sono davanti a tutte le moto dei nostri avversari. Spero che la lotta sia molto dura, soprattutto con Martin. Pecco ha tutte le caratteristiche per riconquistare il numero uno la prossima stagione. Penso sia difficile trovare la velocità di Pecco, mentre se guardi i suoi errori è relativamente facile evitarli”.
L’ingegnere ha poi proseguito parlando del prossimo progetto Ducati: “Noi partiremo da una superiorità di fondo e per questo credo che dovremo essere quelli che correranno meno rischi nella prossima stagione. Quest’anno abbiamo preso dei rischi aggiuntivi perché la maggior parte dei nostri concorrenti avrebbero avuto delle concessioni. Questa volta dovremo essere più conservativi e cercare di mantenere solo le soluzioni che davvero ci danno vantaggi importanti senza correre troppi rischi”. Insomma, quanto pare non vedremo tutta questa differenza l’anno prossimo quindi è facile immaginare che come 2 anni fa, nel 2025, potranno giocarsi qualcosa di importante anche gli altri ducatisti.