Due dei più noti imprenditori della storia d’Italia, Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi, ebbero un notevole patrimonio. Ecco il più ricco.
L’Italia può vantare una miriade di personaggi che, nel corso della storia, si sono resi famosi per le loro conquiste, a cominciare dall’Impero Romano sino ad arrivare ai giorni nostri. Nel mondo dell’imprenditoria, ben pochi sono riusciti a lasciare il segno come Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi, due punti di riferimento irraggiungibili per certi versi. Entrambi sono riusciti ad ottenere risultati pazzeschi con le proprie aziende, portandole al successo, ed aumentando di anno in anno i propri patrimoni personali.
Agnelli ha reso grande la FIAT, portandola a dominare il mercato dell’auto italiano e facendola diventare famosa in ogni angolo del mondo. Berlusconi, dal canto suo, è partito dal basso rispetto al “rivale”, costruendo un vero e proprio impero con la sua Fininvest, per poi entrare in politica e diventare anche Presidente del Consiglio. Nelle prossime righe, vi parleremo di quello che era il patrimonio dei due imprenditori, provando a capire che ha raggiunto il miglior risultato in carriera. Parliamo di miliardi di euro, di cifre impressionanti che in pochi possono vantare di aver raggiunto.
Gianni Agnelli si è spento il 24 di gennaio del 2003, lasciando un vuoto incolmabile, e dopo la sua scomparsa, la FIAT ha iniziato un lento declino, che l’ha portata quasi del tutto a distaccarsi dall’Italia. Silvio Berlusconi ci ha invece lasciato il 12 di giugno del 2023 dopo una lunga malattia, e la notizia della sua morte ha fatto il giro del mondo, dal momento che era un uomo ben noto negli ambienti della politica e dell’imprenditoria. Comunque la si veda, sono stati due grandi del mondo imprenditoriale italiano e non solo, costruendo dei veri e propri imperi a livello economico.
Ma, a questo punto, chi era più ricco tra Agnelli e Berlusconi? Secondo quanto emerso, il patrimonio lasciato in eredità alla famiglia Agnelli è pari a 20 miliardi di euro, mentre quello della famiglia Berlusconi è di 3 miliardi. Dunque, la casata torinese vanta un maggior numero di ricchezze, ma è anche logico considerando le decine e decine di aziende in cui hanno le mani in pasta. A questo punto, la risposta è chiara, e c’è da dire che gli eredi non avranno di certo problemi ad arrivare a fine mese.
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