Stellantis sta affrontando uno dei periodi più difficili degli ultimi anni, ed adesso è arrivata un’altra batosta
Negli ultimi anni, l’industria automobilistica ha vissuto un periodo di grande trasformazione. L’elettrificazione, la corsa verso motori più piccoli ed efficienti e l’introduzione di tecnologie avanzate hanno spinto i produttori a rivedere le loro priorità e mettersi al passo con i tempi per non restare indietro, soprattutto contro l’avanzata cinese che è molto più preparata sul piano delle auto elettriche. Anche Stellantis, il colosso automobilistico guidato da John Elkann, si è ritrovato con alcuni problemi non da poco, che hanno visto le sue azioni crollare tra il 2023 e il 2024.
Tra questi, c’è anche un importante problema ad uno dei motori più importanti del gruppo, che ha costretto l’azienda ad una decisione drastica. Il motore in questione oggi è al centro di una delle controversie più discusse del settore automobilistico. Il problema, che ha costretto il colosso a dover rispondere alle richieste dei clienti, sta sollevando interrogativi importanti su affidabilità e controllo qualità
Problemi al motore Puretech 1.2: Stellantis pronta ai rimborsi
ll motore PureTech 1.2 è stato per lungo tempo un simbolo di innovazione. Compatto, leggero e progettato per affrontare con successo le sempre più stringenti normative europee sulle emissioni, ha equipaggiato alcuni dei modelli più popolari di Stellantis. Parliamo di auto come Peugeot 208, Citroën C3 e Opel Corsa, tra le altre, auto amate e scelte per la loro versatilità e il loro equilibrio tra performance ed efficienza.
Dietro il successo commerciale, un problema nascosto ha cominciato a fare breccia. Alcuni conducenti si sono ritrovati con danni improvvisi e, soprattutto, difficili da prevedere, che ha portato a guasti potenzialmente disastrosi e conti salati in officina per la riparazione di questi ultimi. Di fronte all’aumento delle denunce e delle richieste, Stellantis non ha potuto ignorare l’ondata di malcontento, e le autorità di diversi paesi europei si sono attivate, portando l’azienda a riconoscere il difetto e ad affrontare il problema direttamente.
Secondo le informazioni diffuse, Stellantis avrebbe previsto un risarcimento per i clienti danneggiati. La misura, che sembra più un atto dovuto che una concessione, punta a coprire almeno in parte i costi delle riparazioni. Questo rappresenta un gesto importante, ma anche un tentativo di riconquistare la fiducia persa. I dettagli sui risarcimenti sono ancora in fase di definizione, ma si parla di rimborsi per interventi già effettuati e, in alcuni casi, di riparazioni gratuite per chi dovesse ancora affrontare il problema.