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Curiosità

Quando l’Opel decise di farsi la sua FIAT Panda: aveva delle caratteristiche aerodinamiche uniche

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Antonio Russo

L’Opel ha realizzato tantissime vetture negli anni, ma questa piccola citycar ha decisamente fatto scuola negli anni.

Opel è da sempre uno dei marchi più importanti a livello mondiale. Le sue auto sono apprezzate a diverse latitudini, in particolare in Italia dove la Corsa, l’entry level del Brand, ha sempre riscosso un buon successo. Può capitare, a volte, che alcuni modelli presentati non vedano mai poi la luce del giorno. Succede in particolar modo quando vengono realizzati dei concept. Questi però non vengono mai completamente accantonati, ma spesso vengono riutilizzati in parte per nuovi modelli.

Opel – Bicizen.it

Uno dei casi più eclatanti è dato dalla Opel Junior, una vettura che sembra quasi una piccola Panda ed è stata realizzata in un unico esemplare. Siamo nel 1983, quando l’Azienda tedesca, presenta questo nuovo modello, per l’epoca molto avveniristico, durante il Salone dell’automobile di Francoforte. La Junior, il cui stile era stato pensato da Chris Bangle e Gert Hildebrand, era una piccola citycar.

Opel Junior: una citycar per il futuro

Compatta e dalle linee curve, aveva dei cerchioni che coprivano completamente la ruota quasi nascondendola. Era in un certo senso bicolore avendo la parte di sotto di colore grigio e la parte di sopra color panna. Le sue dimensioni la rendevano molto compatta essendo 3,41 metri di lunghezza, 1,57 metri di larghezza e 1,45 metri di altezza con un passo di 2,22 metri e una massa di 650 kg.

La sua carrozzeria si contraddistingueva per il coefficiente di resistenza aerodinamico veramente molto basso: 0,31. Anche gli interni erano davvero particolari con un approccio modulare che permetteva ad alcuni elementi del cruscotto di essere rimossi o assemblati a proprio piacimento. A spingerla sotto il cofano ci pensava un motore benzina 1.2 litri di cilindrata da 55 CV di potenza. Lo stile di quest’auto ha poi ispirato in seguito l’Opel Corsa B uscita nel 1993, quindi ben 10 anni dopo questo concept, a riprovo di quanto fosse avanti.

Antonio Russo

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