La Formula 1 potrebbe perdere lo storico Gran Premio d’Italia a causa delle nuove regole imposte dalla Federazione
La storia e la tradizione sono importanti, ma spesso vengono accantonate a causa del business. E’ quello che potrebbe ai Gran Premi d’Italia, che dopo tantissimi anni in Formula 1 potrebbero salutare definitivamente, con buona pace dei tanti tifosi che ogni anno riempiono gli autodromi di Monza e Imola.
Il mondo della Formula 1 è cambiato, e, come sta accadendo in tanti sport come il calcio, dove gli stipendi sono sempre più astronomici e crescono allo stesso ritmo degli impegni e delle competizioni calcistiche (quei soldi da qualche parte dovranno pur arrivare) è il business a dettare i tempi e i cambiamenti. Nuove destinazioni come Miami, Las Vegas e il Qatar stanno ridefinendo il concetto stesso di “Gran Premio”, che “sembra più uno spettacolo per ricchi che una competizione” come evidenziato proprio dal campione in carica della Red Bull Max Verstappen.
Negli ultimi anni, Liberty Media, che gestisce la Formula 1, ha spinto per un calendario sempre più orientato ai mercati emergenti. Circuiti nuovi, gare notturne, location glamour: il campionato sta cercando di attrarre una nuova generazione di fan. Il neo di questa strategia è che rischia di sacrificare i circuiti tradizionali, come appunto quello di Imola e di Monza percepiti come meno redditizi.
Secondo gli ultimi rumours, a partire dal 2027 l’Italia potrebbe essere costretta a dire addio ad uno dei suoi Gran Premi, con Imola che sembra essere l’indiziato principale a salutare. Monza necessita di importanti investimenti per mantenere le sue infrastrutture al passo con i tempi, mentre Imola si trova a competere contro destinazioni disposte a pagare cifre astronomiche per un posto nel calendario. Entrambi i circuiti, pur essendo amati, si trovano sotto una pressione crescente.
Davanti a questa possibile perdita, i tifosi italiani e di tutto il mondo hanno già fatto sentire il loro disappunto: l’Italia è la casa della Ferrari che ha scritto un pezzo di storia del motorsport, e veder “traslocare” uno dei Gran Premi più amati in un luogo in cui la cultura della Formula 1 non è diffusa come in Europa solo per interessi economici sta sollevando proteste tra i fan. L’unica notizia positiva è che ancora non tutto è perduto: Monza e Imola stanno già lavorando per adeguarsi alle esigenze della Formula 1 moderna. Con l’aiuto delle istituzioni locali e regionali, si stanno esplorando soluzioni per migliorare le infrastrutture e garantire che questi circuiti rimangano nel cuore del campionato.
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