Michael Schumacher suo malgrado è stato protagonista di uno spiacevole evento che ha coinvolto l’intera sua famiglia.
Michael Schumacher ha scritto le pagine più importanti della storia Ferrari degli ultimi anni. Con le sue vittorie ha portato a casa 5 titoli piloti e 6 costruttori consecutivi segnando un’epoca. Il pilota tedesco però ha sempre avuto un mucchio di passioni sportive oltre la F1 come ad esempio il calcio, le moto e lo sci. Proprio quest’ultima però gli è stata quasi fatale.
Nel 2013, infatti, fu protagonista di un terribile incidente che ha attentato alla sua vita. Da quel giorno il tedesco è letteralmente sparito dalla circolazione. Non si hanno più sue notizie da oltre 10 anni e non si sa il suo reale stato di salute. Si sa solo che è ancora vivo e che è monitorato costantemente dai migliori specialisti.
Michael Schumacher: il tentativo di estorsione
Nelle scorse ore però sono emersi dei particolari davvero agghiaccianti che lo riguardano. Secondo quanto riportato da Daily Mail, infatti, la famiglia Schumacher avrebbe subito un terribile ricatto da un milione di dollari. A tentare il colpo ci sarebbero state 3 persone tra cui una ex guardia del corpo della famiglia licenziata dopo 8 anni che ora sarebbe finita sotto processo.
Secondo il quotidiano britannico, la guardia del corpo Markus Fritsche avrebbe rubato oltre 1.500 file familiari riservati una volta che si era reso conto che sarebbe stato licenziato. I file sarebbero stati foto, video, elenchi di farmaci e la storia medica completa di Michael Schumacher. L’uomo insieme alla guardia di sicurezza Yilmaz Tozturkan, e a suo figlio avrebbero chiesto alla famiglia del campione una somma pari a 15 milioni di euro per non divulgare in rete tutto il materiale.
Questi sarebbero stati arrestati il giugno scorso mentre provavano a compiere l’estorsione utilizzando un numero nascosto. Purtroppo, è inutile girarci attorno, la famiglia Schumacher è sotto attacco da anni da diverse persone che vorrebbero mettere le mani su quello che sarebbe sicuramente lo scoop del secolo. Fortunatamente però, ad una frangia di ricattatori e malviventi si è sempre opposta una corposa parte di addetti ai lavori della stampa e non solo che hanno preferito salvaguardare la privacy di uno dei più grandi campioni della storia della F1. Noi speriamo, un giorno, con il progredire delle tecnologie, di poter rivedere Michael con il suo sorriso sornione, magari ad un muretto a godersi una delle sue amate gare.