Matteo Salvini ha deciso di bloccare una strada di Roma, una scelta che ha portato a molte polemiche per il traffico.
La capitale è sicuramente una delle città più difficili da gestire, questo anche per il fatto che oltre alle tante persone ci sono anche molti cantieri aperti e tanti problemi alla rete stradale.
Una decisione che circolava da tempo nell’aria e che è sicuramente un punto fondamentale di svolta sia per la nostra capitale che per altre città. Una decisione che però di fatto ha generato traffico in una situazione dove c’era già ancora grande preoccupazione sotto questo punto di vista.
Oggi vogliamo andare ad analizzare più da vicino una situazione in bilico e le circostanze che hanno portato a tutto questo. Quello che possiamo dire con certezza è che il traffico aumenterà a Roma di fronte alla situazione che vi stiamo spiegando.
Diventa importante anche cercare di capire quali saranno le altre città presto toccate da una situazione che non è più comprensibile. Al momento però non stiamo parlando di altre città, ma ci stiamo confrontando su una Roma che in vista del Giubileo perde una sua arteria davvero molto importante.
Matteo Salvini ha deciso di bloccare Roma in maniera del tutto inconsapevole, puntando su altri dictat che ormai molti altri sottolineavano. Sono tutti d’accordo sul rendere l’Appia Antica una via senza automobile e di inserire varchi elettronici per i non residenti lungo un tratto della Regina Viarum.
Si tratta in primis del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per passare al MIC e al parco dell’Appia Antica stesso oltre alla giunta del sindaco Gualtieri. L’assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, ha confermato come abbia riscritto al MIT e sia in attesa di una risposta definitiva.
Il problema è che il tratto continua a essere percorso dalle automobili nonostante il divieto e in assenza di agenti della locale che possano far valere l’interdizione la segnaletica stradale non basta. Per questo si sta lavorando dal 2022 per cercare una soluzione.
Bocciata anche l’idea delle telecamere occorre riformulare in parte anche il Codice della Strada che all’articolo 201 comma 1bis sottolinea come nel punto in cui si determinano questi casi “non serve la contestazione immediata”. Ma le telecamere non riesco ad assolvere e quindi da qui l’idea di trasformare tutto definitivamente in una vera e propria isola pedonale. I risultati sembrano a questo punto garantiti.
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