Le auto a GPL sono in ascesa nel nostro Paese nonostante tutti spingano forte l’elettrico. Nel 2025 sono attesi nuovi modelli.
L’auto a GPL in Italia, negli ultimi anni ha avuto un successo clamoroso. Questo genere di motorizzazione ha buone performance e soprattutto beneficia di un costo del carburante veramente esiguo. In alcune regioni d’Italia si arriva a pagare addirittura sui 60 centesimi al litro. Insomma la differenza con benzina e diesel è davvero tanta. Purtroppo però, anche questo genere di propulsore potrebbe presto sparire.
L’obiettivo dell’Europa, infatti, è quello di arrivare entro il 2035 a vendere solo auto che hanno emissioni zero e quindi di conseguenza solo vetture elettriche o magari ad idrogeno. Naturalmente nulla vieta ai costruttori nei prossimi anni a trovare soluzioni alternative che coinvolgano magari anche il GPL e che permettono di avere emissioni zero. Negli ultimi anni però questo genere di carburante ha cominciato a trovare meno spazio tra i vari costruttori.
Auto a GPL: tutti i nuovi arrivi per il 2025
Proprio quest’anno ad esempio ci lascerà la Ypsilon GPL che tanto bene ha fatto in quanto a vendite. I dati però sono sempre stati molto incoraggianti per quanto concerne questo tipo di motorizzazione che sembra incontrare il gusto del pubblico, in particolar modo in Italia. Proprio per questo motivo sembra preannunciarsi un 2025 davvero sensazionale per il GPL.
Sono tante infatti le vetture in lista d’attesa che usciranno proprio nella prossima annata. Per prima cosa c’è la MG ZS Classic, che dovrebbe avere un costo di circa 18.000 euro. C’è poi il Marchio Omoda che lancerà la Omoda 5 a GPL con un 1.6 da 147 CV e un prezzo di lancio di 30.000 euro. C’è poi grande attesa per il restyling della KIA Sportage che avrà un propulsore GPL. Infine, sempre per il 2025, è previsto il nuovo super SUV di casa Dacia, la Bigster che sarà offerta anche con una motorizzazione a GPL. Insomma a quanto pare sono attesi tanti nuovi modelli per il prossimo anno e altri potrebbero aggiungersi a questi citati. Insomma questo tipo di motorizzazione sembra tutto tranne che morta. Staremo a vedere come si svilupperà tutta la situazione in futuro.