In Giappone sono sempre al top sul fronte delle nuove tecnologie, ed ora è stato portato al debutto un motore pazzesco. Ecco i dettagli.
Tra i paesi del mondo in cui c’è la maggior innovazione sul campo automobilistico, il Giappone è senza dubbio un punto di riferimento. Infatti, è la patria di un colosso come la Toyota, che è stata la prima a credere fortemente nell’ibrido, rendendolo una tecnologia popolare, poi ripreso da tutti i costruttori mondiali. Dunque, il paese del Sol Levante è davvero il top per quanto concerne le innovazioni sul fronte dell’automotive, ed una nuova, grande rivoluzione è pronta per essere portata al debutto.
Nello specifico, vogliamo parlarvi di quanto è stato riportato sul sito web “eldiario24.com“, in cui si è parlato della produzione di un particolare motore ad idrogeno. Sempre più case sono impegnate nello sviluppo di questo tipo di alimentazione, per via delle sue ottime prestazioni e del taglio alle emissioni che è in grado di offrire rispetto ai motori termici. Di certo, ci sono ancora molte problematiche legate ad esso, come i costi di produzione troppo alti ed i limiti infrastrutturali. La grande novità è però una potenziale svolta per il settore, e merita di essere analizzata nei dettagli.
Dal Giappone è in arrivo una vera e propria svolta per il mercato dell’idrogeno, grazie ad un nuovo motore che non ha precedenti. Si tratta del propulsore ad idrogeno senza benzina, ma che sfrutta il diesel, e riesce a massimizzare l’efficienza del carburante e le prestazioni riducendo le emissioni inquinanti. La grande novità è stata sviluppata dalla Mazda, con il motore Skyactiv D 3.3L, che viene combinato anche ad un sistema ibrido da 48 Volt. Si tratta di una mossa molto audace, ma è anche vero che nel settore automotive di oggi occorre sempre essere all’avanguardia, visto che, quasi di giorno in giorno, si sente parlare di nuove tecnologie che possono cambiare il modo di spostarci.
Il progetto della Mazda mira a realizzare uno dei pacchetti diesel più puliti ed efficienti di sempre, grazie alla combinazione di iniezione a binario comune ad alta pressione, ma anche per via dell’accensione a compressione parzialmente premiscelata e che viene controllata dal sistema di distribuzione. L’assistenza della parte elettrica non fa altro che aumentare l’efficienza del sistema, che mira a garantire delle autonomie notevoli e delle emissioni sempre più ridotte. Il futuro è già arrivato per l’idrogeno.
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