La Lancia è pronta a trovare nuovamente il suo posto nel mondo delle auto con una nuova serie di vetture pronte ad esordire nei prossimi anni.
Il Marchio Lancia è pronto a rilanciarsi nuovamente nel panorama automobilistico internazionale dopo qualche anno sonnacchioso, dove era praticamente sparito dai radar. Il noto Brand italiano, infatti, aveva abbandonato l’idea di produrre altre vetture concentrandosi sulla sola Ypsilon che anche quest’anno ha tenuto volumi di vendita molto alti. Stellantis però ha deciso di rilanciare completamente l’azienda con uno sguarda al green.
Proprio per questo Lancia ha immesso sul mercato una nuova Ypsilon fiammante a motore elettrico. Un modello che ha già fatto breccia nel cuore di tanti. Stellantis però non si vuole di certo fermare a questo. Nei piani dell’azienda, infatti, c’è quello di tornare nuovamente ad ampliare la gamma di auto da mettere a disposizione dei propri clienti. In tanti sono in trepidante attesa della nuova Lancia Delta, che dovrebbe fare il suo esordio addirittura nel 2028.
Lancia Thesis: i motivi del tragico flop
Tornando a date più vicine, invece, nel 2026 dovrebbe essere presentata la nuova Lancia Gamma. Per il momento il Marchio ha già mostrato una prima immagine dove si legge il nome e un dettaglio di quello che potrebbe essere un pezzo del cofano posteriore. Bisognerà poi vedere se effettivamente questo nuovo modello piacerà o meno.
Il nome è preso in prestito naturalmente dalla storica ammiraglia di Lancia prodotta tra il 1976 e il 1984. L’ultima volta che Lancia ha provato a fare una berlina di prestigio però le cose non sono andate propriamente bene. Stiamo parlando naturalmente della Lancia Thesis, in commercio dal 2002 al 2009. L’auto in questione, che nelle stime iniziali doveva arrivare a vendere 25mila esemplari l’anno, chiuse la propria carriera dopo 7 anni di produzione con appena 16mila vetture vendute.
A pesare sul flop di questa ammiraglia furono varie cose. Il prezzo principalmente che la metteva in diretta concorrenza con BMW e Mercedes che però avevano uno zoccolo duro di clientela sicuramente più importante. Inoltre arrivò in un momento storico in cui la Lancia, reduce da alcuni flop come la seconda generazione della Delta, non era vista di buon occhio da molti. Infine, cosa non da poco, in quegli anni stava cominciando il declino definitivo del modello berlina in favore del SUV.
Proprio per questo Lancia dovrà fare molta attenzione con la nuova Gamma, se non vuole ripetere nuovamente gli errori del passato. Un qualcosa che stavolta potrebbe essere fatale per l’intero brand visto che in Stellantis hanno già detto più volte di voler tagliare quei marchi che non portano introiti.