Hai un’auto diesel? Devi preoccuparti. Arriva il divieto della circolazione e tra 6 mesi saranno da rottamare le 4 ruote di questo tipo.
Diventa importante fare attenzione e cercare di capire come comportarsi di fronte a quella che si preannuncia come una rivoluzione senza tempo e con pochissime soluzioni di continuità con il passato.
Le auto diesel saranno vietate? Quello che sappiamo è che nel calendario dell’Agenzia delle Entrate c’è la ferma intenzione di arrivare al 2030 con una rivoluzione che volge all’ibrido e all’elettrico. Si vuole tutelare l’ambiente e smettere di veder rovinato il pianeta dagli agenti inquinanti che stanno combinando dei guai davvero grandi sotto ogni punto di vista.
Oggi non siamo ancora pronti per la rivoluzione, ma i primi campanelli d’allarme ci dovrebbero far ragionare. Sembra esserci sempre meno tempo per essere superficiali e il vero rischio è quello di farsi trovare impreparati sotto ogni punto di vista. Andiamo a vedere concretamente come si può risolvere una situazione che al momento sembra davvero non conoscere soluzione.
Non preoccupatevi però, serve anche lucidità e non solo ansia per affrontare una novità del genere che prenderà molti in contropiede lasciandoli spiazzati dal punto di vista economico.
Auto diesel vietate, la rivoluzione
La rivoluzione della mobilità che porterà al divieto di utilizzare automobili diesel è in realtà già partita e ha un punto d’inizio, Singapore. Qui dal 1° gennaio prossimo, quello del 2025, sarà vietata la vendita di auto e taxi diesel, una norma che in quel paese era già stata largamente anticipata dal Governo.
La Land Trasport Authority sta applicando una norma che era stata annunciata nel 2021 e che fa parte del piano Singapore Green Plan 2030. L’obiettivo è spostare tutti verso una forma di energia più ecosostenibile e a utilizzare maggiormente il trasporto pubblico che nel paese in questione si sta rinforzando da una base già ben più solida di quanto accade da noi in Italia.
Nonostante questo le auto diesel non spariranno almeno per ora e anzi chi le acquisterà entro il 31 dicembre del 2024 avrà diritto al Certificate of Entitlement (COE), si tratta di un documento che permette la possibilità di possedere e utilizzare questo tipo di auto.
Anche i clienti in questione saranno spinti a lavorare verso la motorizzazione elettrica con tasse più salate come già avviene sulle automobili con un po’ di anni sul dorso. L’obiettivo è una mobilità esclusivamente elettrica entro il 2040. Si sta lavorando a un piano di installazione di 60mila stazioni di ricarica.