Stellantis ancora nella bufera: dopo le polemiche con il governo italiano questa volta interviene la Casa Bianca. Ecco cosa sta succedendo.
Sono ore a dir poco frenetiche in casa Stellantis. Il colosso dei motori sta vivendo un periodo particolarmente travagliato. Nel nostro paese son ben note le polemiche con il Governo, che si sono riaccese negli ultimi giorni dopo le parole dell’amministratore delegato del gruppo Tavares in parlamento e i nuovi spettri di tagli e licenziamenti che son tornate a fare capolino dopo le successive dichiarazioni del manager portoghese.
La holding è da tempo sotto accusa per aver deciso di spostare sempre maggiori attività all’estero. I lavoratori degli stabilimenti italiani, così come istituzioni e sindacati, hanno chiesto rassicurazioni sul futuro degli investimenti nel nostro paese. Stellantis, dal canto suo, si è difeso lamentando gli alti cossi della transizione elettrica e chiedendo maggiore sostegno per l’industria. Il futuro, insomma preoccupa.
Non è solo in Italia, però, che Stellantis si trova nell’occhio del ciclone. Negli Stati Uniti la situazione non è certo più tranquilla. Nell’ultimo periodo è stato rilevato un calo nei numeri del mercato a stelle e strisce, ma è solo uno dei grattacapi di Stellantis. Tra accuse da parte dei concessionari, lamentele dei lavoratori e critiche anche oltreoceano la situazione è rovente. E adesso è intervenuta anche la Casa Bianca.
“Vogliamo che Stellantis mantenga la sua promessa” si è espressa cosi la Casa Bianca tramite il suo portavoce, chiedendo alla holding di mantenere fede agli impegni presi nell’accordo raggiunto con i sindacati United Auto Workers lo scorso anno per riaprire le attività e per fare ripartire le comunità toccate dalla chiusura degli stabilimenti negli Stati Uniti.
Il gruppo ha accettato di investire 1,5 miliardi di dollari per riaprire il suo stabilimento di assemblaggio chiuso di Belvidere in Illinois. Entro il 2027 era prevista la costruzione di veicoli. Il gruppo ha però dovuto ritardare per le note difficoltà sul mercato queste operazioni (su tutte il crollo di Jeep in terra statunitense, che sino a poco tempo fa macinava invece importanti profitti). La holding ha più volte ribadito di volere tenere fede alla promessa. Dagli Stati Uniti, però, iniziano ad avere fretta e ora è scesa in campo addirittura la Casa Bianca. Non resta che vedere come Stellantis e Tavares riusciranno a districarsi e a risolvere queste spinose questioni in due mercati centrali per il gruppo
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