La situazione di Stellantis continua a preoccupare nell’ottica dell’industria italiana: arriva l’ultimatum, marchi a rischio.
L’industria dei motori europea sta vivendo un momento particolarmente difficile. I tanti investimenti sull’elettrico a fronte di una domanda che fatica a decollare da un lato, e l’incertezza normativa su quello che sarà il futuro dei motori tradizionali hanno complicato non poco la vita alle aziende. A questo, si aggiunge un mercato sempre più ricco di contendenti e di rivali agguerrite, su tutti la Cina. Il paese del Dragone continua a proporre modelli dal bassissimo prezzo approfittando di costi di produzione inferiori e maggiori aiuti statali rispetto alle aziende europee.
Anche Stellantis sa soffrendo e non poco gli effetti di questa situazione generale. Gli ultimi dati del gruppo hanno evidenziato chiare difficoltà dal punto di vista del mercato, con numeri inferiori alle aspettative e in forte calo rispetto al passato. Inevitabilmente, questo spinge il gruppo a riflessioni e a prendere rapide contromisure per invertire la tendenza prima che la situazione possa diventare difficilmente recuperabile. Anche le aziende italiane (dell’universo Stellantis, tra gli altri, fanno parte FIAT, Lancia, Maserati e Alfa Romeo) seguono interessate la situazione.
Negli ultimi mesi le voci di una cessione da parte di Stellantis di alcune delle sue aziende si sono fatti insistenti, basta pensare alle tante indiscrezioni sul futuro di Maserati, uno dei marchi maggiormente in crisi in questo periodo. Sino ad ora il gruppo ha smentito ogni cessione, ora però sarebbe arrivato un ultimatum.
L’amministratore delegato Carlos Tavares avrebbe confermato che il futuro dei marchi si deciderà nei prossimi due/tre anni. Nel 2026 infatti (in anticipo rispetto al piano iniziale, che prevedeva la resa dei conti nel 2030) ci sarà una valutazione di quelle che sono le prestazioni delle aziende, e al termine di queste Stellantis potrebbe decidere di eliminare o vendere alcuni dei marchi attualmente in suo possesso.
Una sorta di ultimatum per invertire la tendenza, che potrebbe toccare ovviamente anche le aziende italiane. Maserati e Lancia al momento sembrano essere quelle più in difficoltà, e proprio quest’ultima sarebbe, insieme a Chrysler e DS Automobiles, tra i marchi più a rischio. E’ anche da sottolineare che nel 2026 scade anche il mandato di Tavares come amministratore delegato. Da qui a due anni tutto potrebbe cambiare in casa Stellantis, quel che è certo è che l’azienda cerca una risposta immediata alle recenti difficoltà
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