Pecco Bagnaia fa il punto della situazione in chiave Mondiale e rivela come si sta comportando Ducati nei confronti suoi e di Martin.
In casa Ducati si fa sempre più dura la lotta intestina tra Bagnaia e Martin. Il primo però ha i galloni del rider ufficiale, il secondo invece ha già un contratto firmato con Aprilia per l’anno prossimo. Proprio come 1 anno fa però i due si sono ritrovati nuovamente a battagliare tra di loro per cogliere la corona iridata.
In queste ultime settimane si è molto speculato sulla situazione che c’è tra i due. Naturalmente tutto fa pensare che Ducati faccia il tifo per Pecco. In fondo è il capitano di brigata, l’uomo simbolo della Rossa di questi ultimi anni, italiano e soprattutto non si porterà con sé il numero 1 nella prossima stagione come farà invece Martin.
Ducati aiuterà Bagnaia? C’è la risposta di Pecco
Nei giorni scorsi a mettere le cose in chiaro però ci aveva pensato Gigi D’Igna, che aveva confermato che Ducati non avrebbe in alcun modo interferito nella lotta al titolo. I due rider se la stanno giocando davvero colpo su colpo e anche una minima cosa potrebbe cambiare completamente le carte in tavola.
Durante la consueta conferenza stampa pre-weekend, come riportato da motosan.es, Bagnaia ha voluto rimarcare la questione: “Penso che se avessero voluto aiutarmi lo avrebbero già potuto fare regalandomi il nuovo telaio che ho provato a Misano, ma non è pronto per tutti e non lo utilizzeremo. Gigi è chiaro e corretto su queste cose, a maggior ragione nelle ultime due stagioni. Il pacchetto è uguale per tutti. Questa è una strategia diversa, ma è anche ciò che ha portato Ducati in questa posizione. Non credo cambierà nulla da qui a Valencia”.
Pecco naturalmente si riferisce al nuovo telaio che aveva provato e approvato. Purtroppo però non essendo pronto per tutti Ducati ha pensato bene di non portarlo in questa cosa così da non creare squilibri nel Mondiale. Una scelta corretta. La Casa di Borgo Panigale qualche giorno fa aveva ricevuto belle parole in tal senso anche da Campinoti, boss di Pramac, che aveva confermato che il Marchio italiano non aveva cambiato atteggiamento nei loro confronti, nonostante il divorzio annunciato a fine anno.