Continuano le polemiche sulla decisione del governo di riallineare le accise del carburante. Le parole del ministro hanno fatto infuriare i cittadini.
La decisione del governo italiano di aumentare l’accisa del diesel continua a fare non poco discutere. La tassa sul prezzo del gasolio dovrebbe infatti passare dagli 0,617 euro attuali a 0,728 euro, con un importante aumento dei prezzi per quanto riguarda il carburante. Un dato che ha subito allarmato i cittadini, considerando anche quanto questo tipo di motorizzazione sia amata e utilizzata dagli automobilisti del nostro paese.
Il governo si è difeso negando l’aumento ma parlando piuttosto di “riallineamento” delle accise di diesel e benzina, che verranno infatti portate entrambe sullo stesso livello sulla spinta anche delle normative sulla sostenibilità che le catalogano entrambe come ambientalmente dannose. La spiegazione però non ha soddisfatto i cittadini e le associazioni legate alla tutela dei consumatori, che hanno fatto presente l’impatto devastante che questa manovra avrebbe sul bilancio economico delle famiglie italiane.
Accise sul carburante, scoppia la polemica
Già lo scorso anno gli automobilisti hanno speso ben 47,5 miliardi di euro al distributore, dato in crescita del 9,3% rispetto agli anni precedenti. Il carburante è pesato una media di 1.843 euro a nucleo familiare lo scorso anno, praticamente uno stipendio, come riporta l’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc).
Un aumento del gasolio avrebbe effetti devastanti, Federconsumatori ha stimato un aumento di oltre euro annui a famiglia. Soprattutto considerando che al momento il settore dei trasporti utilizza in gran parte questa motorizzazione, e che quindi una maggiore spesa delle aziende su questo tipo di attività porterebbe a far salire anche il prezzo delle merci, oltre alla spesa che il cittadino deve già sostenere per il proprio mezzo.
Il governo non sembra però voler andare incontro alle richieste e anzi, la reazione del ministro dell’Economia Giorgetti ha fatto particolarmente discutere. Interrogato sulla questione, ha risposto: “io ho l’auto a gasolio, pagherò un centesimo in più al litro” ha detto a margine di una conferenza a Palazzo Chigi. “Non mi riprendero dalla stangata” ha continuato facendo ironia.
Inutile dire che la battuta del ministro non sia stata troppo apprezzata dai cittadini, che vedono all’orizzonte l’ennesimo aumento, né dalle associazioni e enti che in questi mesi si sono spesi per abbassare le accise sul carburante, visto i costanti rincari, e ora si trovano invece ad avere l’ennesimo costo in più a cui dovere far fronte.