L’Italia non era ancora pronta? Oggi affrontiamo un discorso in cui c’entrano le eBike, una situazione davvero paradossale.
Ma cosa è accaduto? Andiamo a scoprirlo anche a fianco di tantissime persone che sono rimaste senza parole.
Le strade della città capitolina, soprattutto, hanno portato gli esperti a delle riflessioni che hanno trovato conferme in altre città. Si deve provare a essere più obiettivi, per capire come mai questo tipo di iniziativa è da considerarsi fallita sotto diversi punti di vista. Si dovranno affrontare i giusti discorsi da parte dell’amministrazione comunale, con l’obiettivo di avere la forza per sensibilizzare nei confronti dei cittadini.
Diventa importante sottolineare che molte persone non hanno sempre la giusta dimensione delle cose e si approcciano a situazioni come questa con grande superficialità e poco rispetto. Ecco il rispetto è ciò che è mancato di fronte a un’iniziativa lanciata dai Comuni, soprattutto quello di Roma, portando a dei danni sia economici che in un certo senso anche morali.
Ma cosa succede alle eBike? Al momento la situazione appare un po’ complicata da spiegare. A Roma, ormai da anni, è stata lanciata la possibilità di noleggiare, attraverso lo smartphone, eBike e monopattini elettrici per muoversi in maniera sostenibile all’interno di una città particolarmente colpita dal traffico.
Nonostante la presenza di tante persone correte ed educate, molti hanno deciso di fare uso improprio. Abbiamo visto così danni immensi a livello economico per il Comune capitolino che si è trovato a dover buttare molti dei mezzi, abbandonati magari sul ciglio della strada e in posizioni anche pericolose per chi si muove in macchina.
Non è mancato nemmeno chi ha fatto il furbetto, lasciando questi mezzi all’interno magari dell’androne del proprio palazzo, utilizzandoli come se fossero suoi. Una cosa che ha portato a delle polemiche inevitabili e che apre la strada verso delle riflessioni che si devono prendere in considerazione.
Multe salatissime per chi lascia i mezzi in strada potrebbe essere una giusta indicazione da seguire. Oppure ci sono anche altri aspetti da osservare come l’inserimento di Gps che vada a stanare i furbetti che per “prenotare” il mezzo se lo portano a casa.
Dispiace perché il progetto era estremamente interessante e fatto proprio per dare la possibilità agli italiani di risparmiare negli spostamenti. A questo punto però viene proprio da dire che questi non erano pronti per una rivoluzione del genere, almeno per ora.
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