Incredibile cambiamento per il 2025, con la MotoGP che dal prossimo anno non avrà uno dei suoi punti fermi.
Vi sono grandi cambiamenti al momento per quanto riguarda il mondo delle corse, con la MotoGP che sta diventando sempre più tecnologica e con uno sviluppo aerodinamico incredibile. Questo ha comportato anche non poche polemiche da parte dei piloti, con le prestazioni delle moto che sono davvero elevate rispetto al passato.
La MotoGP poi sta vivendo un grande periodo anche per quanto riguarda il seguito popolare e questo è indubbiamente aiutato dalla presenza di due grandi campioni come Pecco Bagnaia e Jorge Martin, senza poi dimenticare il grande ritorno al vertice di Marc Marquez. I campioni aiutano sempre lo spettacolo, ma per il 2025 sono previsti cambiamenti importanti.
Spesso e volentieri i tifosi non si rendono conto che ci sono tutta una serie di dettagli che possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta e questo deriva soprattutto dalla tipologia di materiale utilizzato. Ecco allora come gli pneumatici non siano di certo un dettaglio e per il 2025 le scuderie dovranno fare a meno di un grande marchio che però ha fatto molto discutere in questi ultimi anni.
MotoGP, problemi Michelin: ritardato il nuovo pneumatico slick anteriore
Che la Michelin fosse sotto l’occhio del ciclone, lo si era già capito diversi mesi fa, quando Jorge Martin non aveva preso certo di buon grado il crollo di prestazione delle sue gomme in occasione della gara del Qatar, quella che forse gli è costata il Mondiale. Tra i due weekend di Misano, la Michelin ha testato i nuovi pneumatici slick anteriori, con questi che avrebbero dovuto diventare parte integrante del Mondiale dal 2025.
A parlare dei problemi che ne sono nati è Piero Taramasso, ovvero il Responsabile Racing di Michelin, con questi che ha dichiarato come non sarà possibile averli per il 2026. “Solo dopo l’ultimo test che abbiamo effettuato a Misano abbiamo deciso di non proporli per il prossimo anno, ma rinviare il tutto al 2026. Il nostro obiettivo è quello di far sì che tutti i piloti siano soddisfatti dei nostri pneumatici”.
Michelin dunque non parla di fallimento, anzi è stato sottolineato come il progetto sia di livello e i test sono stati positivi. Manca però ancora un piccolo passo in avanti e per farlo servirà come sempre un grande lavoro da parte della casa francese, con i piloti della MotoGP che devono avere solo il meglio.