In Casa Ducati si fa il punto sulla situazione tra Jorge Martin e Bagnaia. Tardozzi ha detto la sua sul trattamento che verrà riservato allo spagnolo.
Sono ormai quasi 2 anni che in MotoGP si rincorrono voci su Jorge Martin e la sua moto. Lo spagnolo, infatti, è da un biennio in lotta costante per il titolo con Bagnaia alfiere della Ducati ufficiale. In tanti sono pronti a scommettere che in questa lotta per il Mondiale, prima o poi, l’iberico verrà penalizzato in qualche modo dalla Casa di Borgo Panigale.
Certo, è inutile negarlo, esiste un piccolo conflitto di interessi tra le parti. Martin in fondo guida una moto clienti, mentre Bagnaia quella ufficiale e vedere il campione del mondo sfrecciare sull’altra non deve di certo far piacere ai vertici del team factory. I sospetti e i mormorii nel paddock sono aumentati automaticamente dopo l’annuncio del passaggio dello spagnolo in Aprilia nel 2025.
Ducati, ora parla Tardozzi e chiarisce la situazione
Diciamoci la verità, se a Ducati non poteva far piacere vedere il numero uno sul cupolino di una moto clienti, figuriamoci su quella di un altro costruttore. Naturalmente però tutti fanno affidamento sulla serietà di un’azienda che in questi anni ha dimostrato di essere leader del settore, facendo a pezzi la concorrenza giapponese.
A dissipare definitivamente i dubbi in merito alla questione ci ha pensato anche Davide Tardozzi, top manager Ducati, che ai microfoni dei colleghi di GPOne.com ha così commentato: “Non faremo nulla contro le performance di un pilota che guida una Ducati sino all’ultimo giro dell’ultima gara della stagione. Martin e il suo team sono assolutamente tranquilli nel sapere che noi non toglieremo nulla da quella che è la dotazione della Ducati Factory, che è esattamente come quelle che diamo a Bagnaia e Bastianini”.
Parole sicuramente importanti che lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato, anche se siamo certi che alla prima incertezza di Martin non mancheranno le polemiche. A prescindere da tutto non è nell’interesse di Ducati mostrare una qualsivoglia “debolezza” delle sue moto, anche se queste sono clienti. A prescindere dai successi che sono comunque importanti, per la Casa di Borgo Panigale resta vitale usare la vetrina della MotoGP per vendere più moto.