Circa 30 anni fa Fiat mise in piedi un progetto che però non vide mai la luce. Si trattava di un’auto assolutamente rivoluzionaria.
FIAT in questi anni ha prodotto alcuni dei modelli più iconici che abbiamo visto sulle nostre strade. In particolare il core business dell’azienda è sempre stato incentrato in particolare sulle city car. Naturalmente in tale segmento balza subito alla memoria la Panda, ma perché no anche la Punto che da qualche anno è stata accantonata dal Marchio torinese.
Di recente la Casa della Famiglia Agnelli si è lanciata anche nel campo delle microcar con la Topolino, che ha già ammaliato tantissime persone con le sue forme futuriste. In passato però c’è stato un altro modello griffato FIAT che ha scritto letteralmente la storia pur non vedendo mai la luce. Stiamo parlando della Downtown. Questa vettura fu immaginata nel 1993, quindi esattamente 31 anni fa.
La Downtown: un’auto elettrica con un’autonomia da urlo
Il prototipo, ideato da Roberto Giolito e Chris Bangle era una vera e propria microcar lunga appena 2,5 metri e larga 1,5 metri. Era un veicolo immaginato prettamente per l’utilizzo cittadino ed era elettrico. Di questo modello ne furono costruiti appena 3 esemplari, che attualmente sono tutti esposti al MAUTO ed all’Heritage Hub a Torino. La batteria, alimentata a zolfo e sodio prometteva un’autonomia massima di 100 km, non male per l’epoca. Se pensiamo poi che oggi ci sono vetture elettriche che stentano a garantire 70 km diventa, quel dato diventa ancora più interessante.
L’auto in questione era spinta da 2 motorini elettrici da 9,5 CV che le permettevano di toccare i 100 km/h di velocità massima. Buona anche l’accelerazione che permetteva alla Downtown di passare da 0 a 50 km/h in appena 9 secondi. Tenendo una velocità media di 50 km/h aveva un’autonomia di circa 300 km. Un progetto davvero avveniristico sotto molti punti di vista che però purtroppo non vide mai la luce.