Valentino Rossi dopo anni vuota il sacco sulla Yamaha: la spinta che l’ha portato a mollare Honda

La carriera di Valentino Rossi è stata costellata di successi, ed ora il “Dottore” ha svelato il motivo per cui lasciò la Honda.

Valentino Rossi ha scritto la storia del Motomondiale con i suoi successi, che hanno caratterizzato la fine degli anni Novanta e gli anni Duemila. Il pilota di Tavullia, dopo i mondiali con Aprilia nelle classi minori, salì poi in cattedra in sella alla Honda, portando a casa l’ultimo titolo della classe 500 nel 2001, per poi ripetersi con la nuova denominazione MotoGP nel biennio successivo.

Valentino Rossi dopo anni vuota il sacco sulla Yamaha: la spinta che l'ha portato a mollare Honda
Valentino Rossi (ANSA) – Bicizen.it

Era un momento in cui aveva il mondo totalmente nelle proprie mani, battendo avversari del calibro di Max Biaggi, con il quale innescò una feroce rivalità. Sotto l’invito di Davide Brivio, all’epoca uomo forte di casa Yamaha, Valentino Rossi passò alla casa di Iwata, che veniva da anni molto difficili, nei quali non era mai stata all’altezza della Honda. Come lo stesso “Dottore” ha ricordato in un’intervista, la Honda di quel periodo era come la Ducati di oggi, e lasciarla sembrava una follia. Tuttavia, si è poi rivelata la scelta migliore per consacrare la sua leggenda.

Valentino Rossi, la verità su Honda e Yamaha

Al podcast dell’amico ed ex pilota Andra Migno, Valentino Rossi ha toccato tante tematiche interessanti, con l’argomento più delicato che è ovviamente stato il 2015 e ciò che accadde con Marc Marquez. Tuttavia, all’interno di un’intervista così lunga possono emergere tanti spunti di interesse, ed è chiaro che quanto accadde tra il 2003 ed il 2004, periodo del suo passaggio in Yamaha, merita parecchia attenzione.

Valentino Rossi dopo anni vuota il sacco sulla Yamaha: la spinta che l'ha portato a mollare Honda
Valentino Rossi (ANSA) – Bicizen.it

Come detto, la casa dell’Ala Dorata era il punto di riferimento assoluto in quel periodo, e Valentino Rossi non aveva lasciato scampo ai rivali tra il 2001 ed il 2003. Tuttavia, il “Dottore” prese la decisione di accettare la proposta della Yamaha, guidato dalla volontà di far vedere che non era solo la moto a fare la differenza, e che il manico fosse uno dei suoi segreti. E la storia ci dice che ha avuto pienamente ragione a fare quel passo per la sua carriera.

Ecco le sue parole: “Ho preso una decisione molto rischiosa in quel periodo, mi sentivo in gran forma e ciò mi diede quella spinta in più per fare quel salto. Mi sono detto che era arrivato il momento di fare il culo agli altri con la Yamaha.  non aveva mai fatto un podio nel 2003 con ben quattro moto al via, ma poi, quando mi sono seduto ho detto “cavolo, aspetta”, e tutto fu molto bello“.

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