Sequestrata eBike in Italia, cosa ha fatto di grave il suo proprietario? Dobbiamo avere paura

La notizia che commentiamo oggi è legata a un sequestro di un’eBike in Italia, ma cosa avrà fatto di grave il suo proprietario?

Si tratta di una situazione che potrebbe capitare a chiunque di noi e dunque c’è sicuramente da avere paura. Andiamo a scoprire perché.

ebike sequestrata
Ebike sequestrata in Italia (Bicizen.it)

Le biciclette a pedalata assistita stanno invadendo il mercato italiano, raggiungendo dei risultati davvero straordinari. Questo perché in molti hanno capito il potere di questi splendidi mezzi che mettono a disposizione solo aspetti positivi. Per prima cosa ci troviamo di fronte a mezzi che aiutano l’ambiente, visto che non sono alimentati da carburanti che sappiamo essere fortemente inquinanti.

Proprio per questo inoltre ci fanno risparmiare molti soldi, permettendoci di investirli in altro che ci regala maggiore appagamento rispetto ovviamente alla benzina. Senza dimenticare che possono dare una seconda chance a molte persone, diventando strumenti decisamente inclusivi. Questo è sicuramente uno degli aspetti più interessanti e certamente da sottolineare.

Ora però andiamo a vedere da vicino il fatto della eBike sequestrata che potrebbe cambiare molte cose, regalandoci un precedente piuttosto interessante per chi va sulla due ruote.

Ebike sequestrata, cosa ha fatto il proprietario?

La notizia dell’eBike sequestrata arriva da Crema dove nella giornata dell’altro ieri, giovedì 19 settembre, la polizia ha preso questa radicale decisione. Ma cosa ha fatto il suo proprietario per meritarsi questa sanzione?

ebike sequestrata
Sequestro ebike (Bicizen.it)

La bici elettrica erogava una potenza di 800 W, un valore assurdo considerando che seguendo le norme non si devono superare i 250. Cosa che incide decisamente sulla velocità creando pericoli sia per chi guida una bici del genere che per chi si trova a doversi trovare nella stessa strada.

Va specificato che di fatto una eBike con potenza superiore a 250 W non è per forza da considerarsi illegale, perché di fatto il divieto è quello di circolazione sulle strade pubbliche. Possono però circolare su strade private o luoghi all’aperto che non includano passaggio del pubblico.

Certo andarci in giro per strada è un rischio troppo grande per non essere sanzionato con una multa e anche un pesante richiamo oltre al sequestro del mezzo. Fate dunque attenzione a non trovarvi di fronte a rischi legali che potrebbero condizionare il vostro futuro sia sotto il punto di vista legale che economico.

Va specificato che per fare delle scelte sotto questo punto di vista si devono conoscere bene le regole e seguirle alla lettera per evitare di trovarsi poi a subirne le conseguenze.

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