L’accordo è stato già trovato, Oaktree si appresta a vendere la società italiana ad un altro fondo azionario. Le cifre della cessione
Non è iniziata nel migliore del modi la stagione dell’Inter scudettata, fresca vincitrice di uno storico campionato che ha portato il club meneghino a raggiungere la tanto agognata seconda stella, vinta proprio in casa dei cugini del Milan grazie ai gol di Thuram e Acerbi. Nell’ultima giornata di campionato è arrivato il pareggio contro il Monza, raggiunto nel finale grazie al gol dell’1-1 firmato da Denzel Dumfries che ha permesso ai nerazzurri di salvarsi ed evitare la sconfitta.
Non accadeva dalla stagione 2020/21 con Antonio Conte alla guida dell’Inter che la Beneamata non vincesse due delle prime quattro giornate di Serie A, un dato negativo che però nasconde un retrogusto meno amaro. Infatti, proprio in quella stagione con Conte arrivò lo Scudetto numero 19, che interruppe una striscia di 9 Scudetti di fila della Juventus, riportando l’Inter al trionfo che mancava ormai da 11 anni, quando con José Mourinho arrivò lo storico Triplete.
Oltre alle questioni di campo, a tenere in apprensione i tifosi dell’Inter sono i piani futuri del fondo Oaktree, nuovo proprietario dell’Inter subentrato quest’estate a Steven Zhang, dopo il mancato pagamento del prestito da parte di quest’ultimo.
Oaktree ha ceduto la società italiana: quanto ha incassato il fondo americano
Tra le aziende che Oaktree possiede in Italia e in tutta Europa non c’è solo l’Inter. Il fondo americano è infatti molto attivo non solo nel mercato statunitense, ma anche in quello europeo. Come riportato da Il Sole 24 Ore, Oaktree ha concluso la vendita delle quote di Cebat, azienda italiana che si occupa della fornitura di servizi infrastrutturali di pubblica utilità.
Cebat, leader in Italia nel suo settore, è stata ceduta per una cifra intorno ai 200 milioni di euro. Oltre all’Italia, l’azienda è attiva anche in Spagna e Germania, e vanta oltre 1000 dipendenti tra le sue 15 sedi europee.
La notizia non riguarda direttamente l’Inter, ma è molto utile per comprendere il modus operandi del nuovo proprietario, che specula proprio attraverso la compravendite di quote azionarie, e difficilmente si impegna a lungo termine con una determinata azienda. Non è quindi da escludere che nei prossimi anni l’Inter potrebbe nuovamente tornare a fare i conti con l’ennesimo cambio di proprietà, il quarto dopo la cessione del club da parte di Massimo Moratti al tycoon indonesiano Erick Thohir avvenuto nel 2016.