Alcune automobili sono riservate a guidatori davvero esperti. Questi dieci mezzi potrebbero costare caro anche al più abile dei conducenti, ecco le auto più pericolose di tutte.
Guidare un’automobile è statisticamente più pericoloso di prendere un treno, un aereo o in generale un mezzo pubblico, questo anche nel caso siate guidatori molto esperti. Alcune automobili però nel corso degli anni si sono guadagnate una reputazione pessima in fatto di sicurezza, a torto o ragione: pericolose da guidare, costruite con problemi strutturali e meccanici o semplicemente poco sicure, queste sono le automobili più pericolose che si siano mai viste in strada.
Partiamo subito con un’auto bellissima, forse la più celebre su questa lista. La stupenda Porsche Carrera GT del 2004 è una supercar da brividi che negli anni, si è guadagnata la reputazione di essere molto pericolosa al punto che alcuni guidatori la chiamavano “Widow maker”. L’incidente più famoso ha spezzato la vita del popolare attore Paul Walker, ma l’auto era davvero così pericolosa? Principalmente, il problema della Carrera GT sono l’enorme potenza e l’assenza di sistemi come i moderni ADAS che la rendevano particolarmente punitiva con qualsiasi tipo di errore del pilota.
Due auto che non possono mancare su questa lista sono prodotti di punta dei costruttori dell’est Europa, nati quando la Jugoslavia e l’Unione Sovietica erano ancora due paesi. Pur essendo nate in due momenti storici molto lontani – l’utilitaria Zastava Yugo è stata costruita nel 1981 mentre la famosa Trabant della Germania Est nel 1953 – entrambe queste vetture condividevano una qualità costruttiva non all’altezza degli standard europei di sicurezza, in particolare la seconda, realizzata in Duroplast. Le due vetture non potrebbero mai e poi mai superare un crash test moderno come hanno provato alcuni esperimenti recenti.
Parlando proprio di crash test, ci sono almeno un altro paio di vetture che meritano di entrare su questa lista. La cattiva fama – non meritata – che le auto cinesi hanno avuto in Europa per anni è dovuta soprattutto all’esistenza della Chery A15, nota anche come Amulet su alcuni mercati. Questa vettura a tre volumi è stata protagonista di uno dei peggiori crash test della storia, con l’auto che si accartocciava su se stessa in caso di impatto. Risultato simile a quello della Tata Nano, auto indiana nata per il mercato low cost che si comportava così, in caso di incidente…
Parlando di auto pericolose, ci sono anche due Ford da mettere sulla lista. Una è la famigerata Ford Pinto, utilitaria costruita con un pericoloso serbatoio della benzina che, in caso di incidente, urtava altri componenti facendo prendere spesso fuoco alla vettura: almeno 27 persone sono morte per un incidente simile, costando milioni di dollari in risarcimenti a Ford in una causa legale molto lunga. Un po’ come nel caso della Ford Explorer del 1990 che, a causa di un lotto di pneumatici Firestone con la tendenza a scoppiare ad alte velocità, causò centinaia di incidenti, alcuni purtroppo anche letali.
In una recente lista delle automobili più pericolose di sempre, spunta anche un mito italiano: infatti, Motorbox ha definito anche la piccola Fiat Uno Turbo di metà anni ottanta come una delle automobili più pericolose mai messe in circolazione. Sicuramente, la potenza della vettura rapportata al suo peso molto contenuto – 114 cavalli per 940 chilogrammi – non la rendeva un’auto molto facile da controllare e l’assenza di sistemi di sicurezza che possiamo trovare oggi sulle auto moderne non migliorava la situazione.
Parlando soltanto di cifre, un’auto su tutte si classifica in cima alla lista delle vetture più letali di sempre: un’inchiesta di Motor Trend ci dice che la piccola Mitsubishi Mirage ha questo stranissimo record: 205 morti in incidenti stradali per milione di auto prodotte. Difficile però dire se sia colpa dell’auto o dei guidatori o se si tratti di pura sfortuna, in ogni caso, il dato è piuttosto inquietante…
Chiudiamo con una vettura che in pochi ricorderanno: la Chevrolet Corvair costruita tra il 1960 ed il 1969 poteva sembrare un’automobile per famiglie, con le sue linee ricercate ed il comodo motore posteriore. Tutto ciò finché un’inchiesta lanciata dall’Avvocato Ralph Nader nota come “Unsafe at and speed” dimostrò quanto l’auto fosse difficile da guidare soprattutto a causa delle sospensioni, poi riviste dal brand americano. Dulcis in fundo, in caso di incidente il piantone dello sterzo poteva penetrare il petto del guidatore. Non proprio un’auto per guidatori novizi.
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