Il mondo delle automobili è molto particolare sotto ogni punto di vista, oggi vi mostriamo la più strana di sempre.
Ci troviamo di fronte a un’auto particolare e che non si vede spesso sulle strade italiane, anzi è quasi impossibile vederne.
L’evoluzione sta regalando coli di scena sempre molto interessanti, non molti però si sono resi conto che mai quanto oggi il vintage è tornato protagonista in questo settore. Sono sempre più le persone che decidono di acquistare autovetture particolari, che magari possono solo collezionare e che per motivi legati all’inquinamento non possono guidare per strada.
Oggi vi parliamo di un modello speciale, che a guardarla viene da chiedersi quale sia il motivo per cui sia stata fatta così e per il quale sono state effettuate diverse scelte. Di certo è un’auto straordinaria perché unica nel suo genere anche se guidarla oggi potrebbe sembrare un po’ fuori da qualsiasi tipo di schema.
Soffermiamoci su questa vettura e cerchiamo di scoprirne ogni particolare che è a nostra disposizione, senza stupirci di fronte alle tante novità che mette in scena.
Un’auto eccezionale, non crederai ai tuoi occhi
Quest’auto è davvero incredibile, non crederai i tuoi occhi a guardarla da vicino. Si chiama Leyat Helica ed è stata ideata nel 1909 dal francese Marcel Leyat. Anche il fattore produttivo che ha portato alla sua invenzione è davvero molto particolare.
L’uomo voleva costruire un aereo, ma non aveva abbastanza denaro per farlo, quindi decise di mettere a punto la Helica, un’automobile con un’enorme elica sulla sua parte anteriore e in grado di spingersi fino ai 170 km/h. Questa vettura ottenne un successo incredibile e fu considerata una grande innovazione al Salone di Parigi del 1921.
Ne furono però costruite solo una trentina di esemplari visto che la sua produzione era davvero molto complicata per alcuni fattori che sono evidenti guardando da vicino un modello. A oggi ne sono sopravvissuti appena due modelli. Uno del 1921 a carrozzeria aperta si può osservare al Museo delle arti e dei mestieri di Parigi dove fu donata nel 1931 da Gustave Courau. L’altra invece marciante è di un collezionista privato ed è un modello a cabina chiusa del 1922.
Sicuramente sui social è una cosa molto interessante vedere come sono tanti anche i giovani che riempiono di elogi questo particolare tipo di autovettura.