Ha spopolato un post pubblicato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che reclamava la presenza dei genitori di alcuni ragazzi in bici.
Inevitabile negare che il web abbia alimentato queste scelte davvero assurde che mettono a rischio la vita delle persone. Andando a puntare a ragazzi fragili e superficiali che decidono di seguire le mode del momento.
È così che è nata “Bike Life” un fenomeno molto dilagante all’estero che ha raggiunto anche il nostro paese e che inevitabilmente preoccupa la politica oltre che i cittadini. Questo consiste a impennare con la bici tra le auto ferme del traffico, con conseguenze gravi che potete solo immaginare.
Proprio per questo il Ministro è voluto scendere in campo per dare un segnale, utilizzando uno strumento efficace come Instagram che sperava grazie alla viralità arrivasse ai più giovani. Spesso, purtroppo, però queste scelte hanno l’effetto opposto e generano meme più che sensibilizzare. Il tentativo di Salvini è sicuramente lodevole anche se ora queste scelte dovrebbero essere punite seriamente per evitare che qualcuno ci si trovi nuovamente di fronte.
Andiamo a vedere tutto più da vicino.
Bike Life, l’ultima moda: la critica di Salvini
Matteo Salvini ha pubblicato su Instagram un video di questo ragazzino che si muove a furia di impennate tra le macchine, sottolineandone la pericolosità e invocando l’intervento dei genitori.
Il Ministro scrive: “Impennare con la bici tra le auto ferme nel traffico. Riprendendo tutto con un video da pubblicare sui social. Questa è la sfida dei ragazzini di Torino da Corso Vittorio Emanuele a Corso Grosseto fino ai parchi. Prende spunto da “Bike Life” un fenomeno dilagante tra i più govani all’estero. Sabato un biker ha rotto il lunotto posteriore di una vettura e si è ferito a un braccio. Ma i genitori dove sono??? Oltre a più educazione stradale per i ragazzi, come stiamo facendo con il nuovo Codice della strada che sarà presto legge, in alcuni casi servirebbe più responsabilizzazione anche per chi è supposto a educarli”.
Sono stati vari i commenti al post e sono divisi tra chi condivide le parole di Salvini e chi invece le attacca fermamente non condividendole. Insomma la solita ondata di polemiche che fatica a fermarsi e che di fatto andrà avanti ancora a lungo. Speriamo però che non si ripercuota con vittime in strada per questo gioco infantile e davvero senza senso.